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Cronaca Castelfranco di Sotto

Castelfranco di Sotto, per il ripristino del fosso di via Usciana c'è il finanziamento statale

285mila euro di contributo a fondo perduto con affidamento dei lavori entro 10 mesi. Via libera alla messa in sicurezza della fognatura pericolante

Il Comune di Castelfranco di Sotto è risultato tra gli assegnatari di alcuni importanti contributi ministeriali per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico, uno dei pochi della provincia di Pisa nel 2021 insieme Palaia e Terricciola. L'ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato con decreto statale del 23 febbraio 2021, con priorità a investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, come previsto dalla normativa vigente. 

Pertanto, grazie al sostegno degli investimenti ai Comuni del Ministero dell’Interno, con un contributo a fondo perduto pari a circa 285.000 euro, è stato finanziato il progetto di ripristino della copertura del fosso Usciana (nel tratto compreso tra Via Einaudi e Via del Santo) che il Comune di Castelfranco di Sotto aveva prontamente chiesto nel settembre scorso. Adesso sarà così possibile avviare l’iter della progettazione e della realizzazione dell’opera che porterà alla definitiva messa in sicurezza di oltre 500 metri di tratto tombato migliorando la sicurezza idraulica del centro ed il deflusso delle acque meteoriche. Nello specifico, sulla base di adeguati studi idraulici e idrologici che saranno sviluppati nei prossimi mesi, saranno previsti la completa demolizione della attuale copertura, il risanamento della sezione, il posizionamento di nuova struttura scatolare e la ricostruzione di una  nuova copertura

L’intervento si rende necessario a causa del cedimento di una porzione di marciapiede in quella strada (in corrispondenza della parte opposta all’ingresso del cimitero comunale) avvenuto circa un anno fa, a febbraio 2020, a cui seguirono prontamente interventi di somma urgenza. Dalle indagini effettuate in seguito dai tecnici comunali ed esterni, è stato accertato che il cedimento del marciapiede altro non era che la copertura del fosso Usciana e che tale cedimento sia stato causato dalla vetustà del manufatto, la cui costruzione risale a più di 60 anni fa, e del quale si era persa memoria.

Il marciapiede è stato realizzato infatti negli anni '60 a copertura del fosso Usciana, la cui funzione è quello di raccogliere tutte le acque meteoriche ed acque chiare di buona parte del centro storico e centro urbano. Verificate visivamente le condizioni del marciapiede, per la tutela della pubblica incolumità, il Comune di Castelfranco di Sotto predispose un’ordinanza di chiusura della viabilità di ingresso ed uscita da via Usciana sul lato ovest e di divieto di utilizzo dei passi carrabili nel tratto da piazza Ungaretti fino all’ex depuratore, in adiacenza a via San Giovacchino. Limitazioni che hanno significativamente comportato problematiche nonché inevitabili disagi ai cittadini e attività produttive in tutti questi mesi. 

"Per limitare la situazione di pericolosità per la pubblica incolumità - ricorda il sindaco Gabriele Toti - eravamo prontamente intervenuti con una modifica alla viabilità nel tratto compreso dall’intersezione tra viale Einaudi, via Banchini, via Arme e via San Giovacchino. Ma la situazione andava risolta in modo complessivo. Via Usciana è un’arteria fondamentale di collegamento con la zona industriale ed altri comuni limitrofi, non potevamo certo lasciare le cose così. In tutti questi messi ci siamo rivolti a Prefettura, Regione, Provincia, Consorzio di Bonifica per trovare soluzioni e sostegno. Con impegno e determinazione, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo con un finanziamento statale specifico. A tutti i nostri cittadini e operatori economici chiedo di avere ancora un po di pazienza, stiamo mettendo il massimo dell’impegno, l’obiettivo è ormai vicino".

Oltre al finanziamento alla realizzazione finora ottenuto, il Comune è in attesa di conoscere l’esito di un’altra graduatoria ministeriale di prossima emanazione per ricevere risorse per la fase di progettazione così da progettare e realizzare l’opera senza utilizzare risorse proprie comunali a benefici di altri investimenti già programmati. 

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