rotate-mobile
Cronaca Marina di Pisa / Piazza Sardegna

Litorale, interventi anti-erosione a Marina di Pisa: il punto della situazione

Irrobustita la diga prospiciente via Crosio; i lavori su quella al Bagno Gorgona, avviati, riprenderanno dopo la stagione balneare. A giorni il rimodellamento delle spiagge di ghiaia tra le piazze Gorgona e Sardegna

Punto della situazione sugli interventi, a Marina di Pisa, per la protezione del litorale da fenomeni di erosione e di maltempo, con vento e ondate. A presentare lo 'stato dell’arte' è, per la Provincia (titolare dei cantieri), l’assessore Valter Picchi, soffermandosi sui vari tratti del lungomare.

- Scogliere 1 (via Crosio) e 2 (Bagno Gorgona). “Pur rallentate dalle intense e ripetute libecciate di alcune settimane fa - spiega - sono state ultimate le operazioni sulla prima diga, adiacente il porto, irrobustita in modo rilevante, in modo da risultare efficace anche con mareggiate di particolare intensità: l’ultima delle quali (a lavori sostanzialmente conclusi) ha evidenziato un’efficiente tenuta”. Quanto alla diga due, si è già proceduto al 'rifiorimento' della scogliera, ossia al posizionamento di un consistente numero di massi, che ne hanno regolarizzato la struttura nei punti più critici; inoltre è stata predisposta la pista d’accesso dei mezzi per il completamento del programma di rinforzamenti. La scadenza, venerdì 14 giugno scorso, della proroga concessa dal Comune di Pisa per l’esecuzione delle attività, non consentirà di proseguirle nel periodo estivo (che sarebbe il più propizio, per il clima), durante il quale è sempre stato privilegiato lo svolgimento della stagione balneare. “Chiederemo l’autorizzazione a riprendere subito in settembre, per terminare entro il 30: in ogni caso, non ci verranno avviate lavorazioni da ottobre in poi, viste le enormi difficoltà avute proprio per il meteo avverso”.

Spiagge di ghiaia 'celle' 6 e 7. Si tratta dell’area identificata con le 'celle' - le 'vasche' tra le scogliere a mare e quelle radenti la strada (e a sua protezione), delimitate lateralmente dai 'pennelli' di massi perpendicolari alla riva, situate tra le piazze Gorgona e Sardegna. Per le spiagge di ghiaia qui presenti saranno attuati a giorni le opere di rimodellamento: anche in questo caso, alla luce della forza delle mareggiate dei mesi scorsi, si procederà con un intervento più intenso che in passato.

Spiagge di ghiaia tra gli stabilimenti 'Foresta' e 'Barbarossa'. Su quella al 'Barbarossa' (opera inizialmente eseguita dal Comune e proseguita poi dalla Provincia con il versamento di volumi supplementari di ciottoli dalla maggior granulometria, a fini di stabilizzazione), è emersa la necessità di un ulteriore potenziamento, con collocazione di una scogliera soffolta e nuovo ripascimento di ghiaia. “Varo della progettazione preliminare previsto entro la prossima primavera; finanziamento disponibile circa 1,5 milioni di euro” precisa Picchi.

Piano di protezione 'celle' 4 e 5. Passiamo alle 'celle' posizionate tra piazza delle Baleari e piazza Gorgona. Per questo segmento litoraneo (circa 500 metri) è in atto un progetto (spiagge di ghiaia e barriere soffolte, come a sud, tra le celle 6 e 7) di cui è già approvata la versione definitiva e redatta quella esecutiva: anche l’approvazione di quest’ultima avverrà comunque a giorni, per poi procedere subito alla pubblicazione del bando di gara. “Compatibilmente con i tempi procedurali, pensiamo di aprire i cantieri entro quest’anno” prosegue Picchi.

Piano di protezione dell’area del Gombo. Entro la primavera prossima è prevista la chiusura della progettazione preliminare (stanziamento 1,3 milioni) per i lavori a difesa di questa zona (a nord della foce d’Arno, all’interno del Parco di San Rossore) e in particolare della villa ex presidenziale qui presente, entrambe minacciate da processi d’erosione particolarmente aggressivi.

Monitoraggio. Accanto agli interventi 'materiali' la Provincia svolge peraltro dal 2001 (con mezzi propri e personale) un’attività di monitoraggio permanente su dinamiche marine e rischi di arretramento della costa, con osservazioni parallele su cosa 'si vede' (misurazioni topografiche della spiaggia emersa) e cosa 'non si vede' (indagini batimetriche su spiaggia sommersa e fondali fino a 10 metri di profondità). “I risultati di questo controllo sull’evoluzione morfologica del litorale, fondamentali per programmarne le strategie di difesa - dice ancora Picchi - sono pubblicati sul sito www.provincia.pisa,it e visibili da parte di tutti”. Inoltre è in dirittura l’approntamento di una rete di rilevazione ondametrica (relativa al rilevamento diretto dell’energia del moto ondoso a costa e conseguentemente del trasporto solido) che si avvarrà di boe poste in prossimità della riva, dunque in grado di acquisire dati complementari e di maggior dettaglio rispetto alla boa posizionata attualmente al largo dell’isola di Gorgona.

Ulteriori necessità. Infine uno sguardo in prospettiva. “Con i lavori qui descritti riassuntivamente - conclude Picchi - si esaurirà il finanziamento regionale assegnato alla nostra Provincia, ma non certo le esigenze di protezione del litorale. E serviranno fondi di entità non dissimile da quella di quanto ottenuto finora: tra 15 e 20 milioni di euro”. In ogni caso, a prescindere da tali disponibilità, andranno avanti i progetti già avviati: la spiaggia di ghiaia al 'Barbarossa'; le barriere lungo la fascia a sud di essa, fino a Tirrenia; la tutela del Gombo e del lido di San Rossore in generale. “A proposito di quest’ultimo punto - conclude Picchi - auspichiamo vivamente si affronti, da parte della Regione, l’annoso problema della sabbia che si accumula a sud del porto di Viareggio e che proviene dalle nostre spiagge a nord della foce d’Arno: è una risorsa preziosa per l’equilibrio degli arenili del Parco”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Litorale, interventi anti-erosione a Marina di Pisa: il punto della situazione

PisaToday è in caricamento