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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lavori pubblici, affidamenti e controlli, il Comune: "Nessun atto illegittimo"

Sulla relazione 'Controlli di regolarità amministrativa del 2015' l'amministrazione specifica i dati: "C'è tendenza positiva sulle criticità, attachi politici inammissibili"

C'è dibattito in merito ai risultati dell'indagine del Segretario Generale Marzia Venturi, riguardante i 'Controlli di regolarità amministrativa del 2015'. Dopo l'analisi fatta da 'Una Città in Comune-Rifondazione Comunista' c'è la ferma risposta di Palazzo Gambacorti: "Ogni atto è conforme alla legge in materia di affidamenti. Si vuole far passare subdolamente un messaggio di collusione, che è palesemente falso e che respingiamo senza indugi".

"Gli strumenti di cui si è dotata l'amministrazione comunale - scrive in una nota il Comune - anche al di là degli obblighi di legge, servono a prevenire possibili degenerazioni, monitorando e controllando affidamenti, determine e gare, evitando quindi che da possibili anomalie formali si rischi di passare ad anomalie più pesanti e sostanziali. Il monitoraggio degli atti serve innanzitutto come deterrenza, come prima forma di prevenzione. Poi ad individuare anche eventuali problemi. In questo contesto l’attacco alla parte politica e al sindaco in particolare appare davvero fuorviante".

Secondo la lettura dell'amministrazione c'è un "trend positivo" circa le criticità che pure sono evidenziate. "Il primo dato - afferma l'amministrazione - che viene evidenziato e che viene omesso in letture di parte, è che ogni atto esaminato è legittimo e che non risultano atteggiamenti d'illegalità".

FORNITURE E SERVIZI. "Sono cresciute positivamente nel tempo le procedure tramite MEPA (mercato elettronico della pubblica amministrazione): si parte dal 23% del primo quadrimestre 2015 fino ad arrivare al 40% dell’ultimo quadrimestre. Questo dato è in incremento sensibile rispetto al 2014 ed è dovuto al fatto che sempre più beni e servizi sono disponibili su MEPA. Questi atti sono stati esclusi dal controllo perché corretti in origine, vista la normativa. Gli affidamenti diretti, inoltre, sono stati in più occasioni preceduti da richieste di offerte avviate su MEPA e andate deserte". In questo comparto "i giudizi negativi sono per lo più motivati da scarsa comprensibilità dei testi, riferimenti normativi non aggiornati, redazione non lineare. In nessun caso con profili di illegittimità".

AFFIDAMENTI DIRETTI. "Nel settore lavori pubblici - prosegue la nota comunale - gli affidamenti diretti, come numero di atti, sono diminuiti dal 70% al 56% segnando quindi un trend positivo. Si tratta soprattutto di piccoli interventi di manutenzione straordinaria e di somma urgenza. L’importo modesto di tali affidamenti e le esigenze di celerità sfuggono quasi sempre a logiche di programmazione che comunque per molti settori avviene con precisione".

In questo settore gli atti giudicati positivamente sarebbero oltre la metà, con una tendenza positiva rispetto agli anni precedenti, mentre "gli atti giudicati non positivamente lo sono per motivi vari, tra i quali illogicità, ad esempio viene confusa la variante in corso d’opera con lavori complementari, poca linearità nelle motivazioni degli atti, urgenza alla quale non segue la celerità dei lavori. In nessun caso con profili di illegittimità".

RELAZIONE 2011-2014. L'amministrazione conferma che gli affidamenti diretti sono stati 454 su 653, ma "questi rappresentano solo il 15% del totale degli importi, mentre il 72% è stato speso con procedure aperte (51%) o negoziate (21%). Solo il 12% riguarda varianti e l’1% a somme urgenze".

Sulla rotazione delle imprese: "Mettendo a confronto il biennio 2011-12 e 2013-14 si può rilevare un maggiore tasso di rotazione, segnando un trend positivo. E' difficile dire che una maggiore regionalizzazione delle imprese corrisponda di per sé ad un dato negativo. Se questo, come nel caso del Comune di Pisa, non contrasta con leggi e normative, è un elemento socialmente positivo perché sostiene la sopravvivenza di ditte locali e garantisce posti di lavoro".

Lavori durante i Piuss: "Nel periodo 2010-2013, durante il quale ad esempio sono state fatte le gare per i progetti Piuss, quasi il 60% degli investimenti totali sono stati assegnati a ditte toscane in procedure competitive in quanto realizzate per lo più con il meccanismo dell’offerta economicamente più vantaggiosa".

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