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Cronaca

Associazioni, una lettrice: "Caro sindaco, sono amareggiata dal suo atteggiamento"

Una cittadina ci ha scritto una lettera indirizzata al sindaco Marco Filippeschi e al Partito Democratico sulla vicenda del Parco Urbano di Cisanello e sulla polemica con Legambiente riguardo al verde in città

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera che Martina Cerri ci ha inviato:

"Caro Sindaco, da sua elettrice sono profondamente amareggiata e delusa dall'atteggiamento che sto registrando nei confronti delle associazioni cittadine, dimostrando o una strategia politica suicida o un' idea di dialogo con i cittadini che non appartiene al partito che ho sempre votato.

Non faccio parte di nessuna associazione ma ritengo fondamentale il loro operato, soprattutto di quelle si sono sempre dimostrate aperte al confronto, propositive per il nostro territorio e che hanno fatto legittimamente da pungolo alle amministrazioni su decisioni fondamentali per la città.

Ultimamente sono accaduti due episodi che reputo gravi e che non sono affatto questioni di forma ma di sostanza perché si tratta di rispetto: aver completamente dimenticato l'operato delle associazioni per il Parco di Cisanello e la sterile polemica su una precisazione che Legambiente ha fatto su alcuni dati usati nella sua campagna elettorale.

Per quanto riguarda il Parco le associazioni hanno fatto una campagna lunghissima che, diciamoci la verità, è stato l'unico modo per noi cittadini di sapere cosa stava per accadere alla nostra città e poterci esprimere sui nostri reali bisogni. Avete avuto il merito di aver coraggiosamente accolto la loro proposta ma da sua elettrice sono rimasta sconvolta nel leggere volantini e dichiarazioni dove veniva completamente dimenticato il lavoro di associazioni e cittadini e vederlo invece attribuire a chi non ha fatto niente ma è salito sul "carro del vincitore". Tralasciando il fatto che anche come mera mossa elettorale mi sembra assurda e bieca, dal sindaco e dal partito che ho votato mi aspettavo una posizione responsabile che attribuisse il giusto valore a chi ha volontariamente lavorato a questo progetto: senza le loro battaglie e proposte l'idea del Parco non sarebbe mai più stata discussa. Ed i pisani lo sanno.

In questi giorni leggo invece una risposta del PD ingiusta e polemica ad una precisazione di Legambiente verso un cartellone elettorale nel quale è stata usata l'affermazione "Pisa la città italiana con più verde per abitante" ed impropriamente attribuita ad un rapporto dell'associazione. Io il rapporto sono andata a leggermelo e ho trovato il chiarimento doveroso ed oggettivo perché semplicemente hanno ragione.

L'associazione nel comunicato ha spiegato molto chiaramente che i dati nel rapporto Ecosistema Urbano sono due: uno relativo al verde del territorio comunale, che conteggia anche il Parco di San Rossore e che ci fa con onore essere primi in classifica come Comune, ed un altro dato relativo al verde fruibile all'interno della città (quindi solo spazi pubblici e senza considerare San Rossore) che evidenzia, ad oggi, una carenza di Pisa: 31° su 44 città simili. Scrivere che Pisa è la città più verde d'Italia in un cartello elettorale citando Legambiente come fonte è sbagliato e fuorviante, è indiscutibile. E mi sembra ovvio che un'associazione indipendente abbia voluto semplicemente chiarire i dati.

Perché quindi attaccarli? Perché non ammettere di aver usato i dati in modo non corretto? Questo è il dialogo aperto che mi attende se la voto nuovamente?

Mi aspettavo una risposta diversa, che ammettesse l'errore e che non avesse invece l'intento di screditare e creare uno scontro dove non c'è. Trovo questo atteggiamento miope, dannoso ed irrispettoso. Spero fortemente che voglia rivedere al più presto il suo rapporto con i cittadini pisani, perché le associazioni sono questo: cittadini.

Martina Cerri, cittadina"

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