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Cronaca Cisanello

Contro la bozza del decreto Profumo: la lettera degli studenti consegnata a Stella Targetti

L'assemblea di Praticelli ha redatto un documento di forte critica alla bozza di decreto sul diritto allo studio presentata da Profumo. Alcuni delegati dell'assemblea hanno consegnato il documento alla vice presidente della regione Toscana Stella Targetti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

A Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, assessore all'università, al diritto allo studio: Siamo le studentesse e gli studenti residenti nella R.U. "I Praticelli". Viviamo nella casa dello studente più popolosa e grande d'Italia. Viviamo ogni giorno le difficoltà della vita da fuori-sede, come altri quattromila alloggiati presso gli studentati toscani. Siamo i beneficiari delle borse di studio del DSU Toscana: più di undicimila ogni anno in questa Regione, più di 180 mila in tutta Italia. Un Paese ancora incapace di trovare i fondi utili per coprire la totalità degli idonei alla borsa di studio.

Non contento dei tagli progressivi degli ultimi anni (la Legge 133/2008, le Finanziarie 2009, 2010, 2011, la “Legge Gelmini” 240/2010, il Decreto 68/2011), un governo dimissionario colpisce ancora il mondo della conoscenza e il diritto agli studi con la proposta di decreto del ministro Francesco Profumo. Una proposta giunta ormai alla terza bozza nella contrattazione fra Stato e Regioni.

Nella nuova formulazione proposta dal Ministro, troviamo alcune misure fortemente penalizzanti per il percorso formativo degli studenti e gravemente disincentivanti: - l'aumento dei requisiti di merito per il mantenimento della borsa di studio e la cancellazione dei bonus, emblema della retorica del merito, misura insensata che non si raccorda con l'attuale organizzazione della didattica.

- Lo scaglionamento dell'erogazione della borsa di studio al primo anno della triennale subalterna al conseguimento di un determinato numero di crediti nel corso dell'anno accademico; provvedimento insensato che non tiene conto della disposizione degli esami nei diversi corsi di laurea.
- La diminuzione complessiva degli importi delle borse di studio, che trasformano le trattenute per il
servizio d'alloggio e il servizio di ristorazione in tagliole che annullano l'ammontare dell'intervento
monetario.
- Il taglio del contributo internazionale, che non consente investimenti nella mobilità degli studenti al
di là della cornice del programma Erasmus.
- L'età massima per la richiesta della borsa posta a 25 anni per l'iscrizione alla laurea triennale e a
32 per l'iscrizione alla magistrale o ai corsi di dottorato e/o specializzazione, misura eliminata nel
bando borse di studio 2012/2013 proprio dalla Regione Toscana allo scopo di garantire una cornice
più ampia di diritti.
- Aumento da 60 a 75 minuti del tempo di percorrenza del trasporto pubblico per la definizione della
figura dello studente fuori-sede, intervento penalizzante per gli studenti residenti in piccoli centri
soggetti spesso ai tagli delle tratte del trasporto pubblico locale.

Gli studenti e le studentesse della R.U. "I Praticelli" hanno lanciato appuntamenti di sensibilizzazione, informazione, mobilitazione: vogliamo convincere l'opinione pubblica dell'importanza degli investimenti nelle borse di studio e, più in generale, nella cultura per la nostra generazione e quelle future. Chiediamo alla giunta regionale della Toscana di proseguire con forza il confronto con il governo allo scopo di far ritirare le proposte più gravi della bozza Profumo e rinviare la discussione al prossimo Parlamento, passaggio obbligatorio e maggiormente legittimato per un tema di tale rilevanza. Alla vicepresidente della Regione Stella Targetti, chiediamo la garanzia pubblica che il modello toscano di diritto allo studio non venga ridotto e gli investimenti in materia di diritti siano razionalmente implementati.

L'assemblea delle studentesse e degli studenti di Praticelli

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