Il 27 luglio 2014 è deceduto mio marito e avendo una figlia minorenne per poter fare la successione, mi sono dovuta rivolgere al Tribunale di Pisa in quanto ho bisogno del giudice tutelare. Tutto è iniziato a gennaio 2015 quando mi sono presentata per avere appuntamento per fare l'accettazione di eredità.

Appuntamento che da gennaio mi è stato dato ad ottobre 2015 - dopodiché passato anche novembre per avere il foglio di accettazione, a dicembre mi dicono che per poter fare l'inventario di eredità dei beni lasciati da mio marito (casa + auto, che premesso è da gennaio 2015 ferma in cortile perché non posso usarla) devo eleggere responsabile di ufficio. Eleggo responsabile di ufficio (tenendo conto che ogni documento o richiesta in Tribunale che si fa sono un botto di soldi di marche da bollo), dopodiché a febbraio mi presento per ritirare foglio del responsabile eletto di ufficio e per avere appuntamento per fare l'inventario.

Risultato: mi danno appuntamento per il giorno 8 marzo 2016 ore 16.00 per venire presso la mia abitazione e verificare l'eredità di persona. Peccato però che in quel giorno nessuno è venuto perché la dirigente del Tribunale da me eletta per problemi personali non è potuta venire. A questo punto io sono in attesa dal Tribunale di un nuovo appuntamento a chissà quando…..

A questo punto io mi chiedo:

mio marito è morto a luglio 2014, è da gennaio 2015 che sono dietro al Tribunale, ad oggi, marzo 2016, non sono ancora a niente

- ho un conto bloccato perchè cointestato con mio marito;
- ho una macchina che non posso usare perché intestata a mio marito;
- ho dovuto comprare una macchina usata altrimenti non potevo neppure andare a lavorare.

Secondo voi è possibile che una famiglia, oltre a dover sopportare il dolore della perdita, debba anche sopportare tutto ciò? Sono proprio arrabbiata.