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Cronaca

Licenziamenti a Camp Darby, presidio davanti alla base: "Abbiamo trovato un muro"

I sindacati hanno promosso uno sciopero dopo la consegna delle lettere di licenziamento ad alcuni dipendenti. Nel pomeriggio di martedì hanno avuto un colloquio con il responsabile della base. I lavoratori dovranno decidere se trasferirsi a Vicenza

Duecento dipendenti si sono ritrovati nel primo pomeriggio di ieri di fronte all’ingresso della base militare di Camp Darby per uno sciopero convocato da Cisl ed Uil dopo che, ieri mattina, il direttore del personale ha consegnato molte delle 24 lettere di licenziamento o di proposta di trasferimento a Campo Ederle a Vicenza destinate ad impiegati, addetti alla logistica, elettricisti, idraulici, frigoriferisti, muratori, falegnami e fabbri al servizio del villaggio. Il provvedimento scatterà fra dieci mesi, il 30 settembre 2016. E segue un analogo provvedimento che ha interessato 4 dipendenti della clinica medica e 3 del supermercato interno alla base.

I sindacati, nell’incontro avuto ieri mattina avevano chiesto tempo per studiare la situazione e proporre un piano di gestione degli esuberi meno traumatico, ma le lettere di licenziamento sono state ugualmente consegnate. Ieri pomeriggio poi i sindacalisti sono stati convocati dal responsabile della base David J. Leinberg. "Abbiamo trovato un muro: il responsabile della base - ricostruisce il segretario di Cisl Fisascat Vittorio Salsedo - ha rivendicato la correttezza del comportamento". Oggi saranno così consegnate le ultime sei delle 24 lettere. I destinatari della proposta di trasferimento, fanno sapere i sindacati, dovranno decidere entro il 9 dicembre se andare a lavorare a Vicenza.

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