rotate-mobile
Cronaca

Ericsson, l'azienda va avanti e licenzia: "Il Governo intervenga"

Mentre i vertici dell'azienda hanno ribadito nell'incontro di martedì la loro volontà di licenziare quasi 400 dipendenti, i sindaci di Pisa, Napoli e Genova si rivolgono a Renzi

"Ericsson licenzia. È questo in estrema sintesi il messaggio che i rappresentanti dell'azienda presenti alla riunione romana (di martedì 6 settembre, ndr) hanno lanciato ai rappresentanti del Ministero del Lavoro, delle istituzioni locali ed alle organizzazioni sindacali". Lo denuncia il segretario generale Slc Cgil Genova, Fabio Allegretti. "Neppure le svariate e circostanziate proposte delle Regioni hanno minimamente scalfito la pervicace volontà di licenziare da parte dell'azienda - prosegue il sindacalista - ed è giunto il momento in cui la presidenza del Consiglio intervenga in maniera decisa mettendo in campo una vera politica industriale degna di questo nome". Allegretti annuncia poi per giovedì 8 settembre un'assemblea sindacale nel sito genovese di Ericsson, agli Erzelli, in vista dell''ultimo incontro previsto a Roma il 12 settembre e dello sciopero nazionale già convocato per il 14 settembre. Sono 385 i dipendenti che saranno licenziati, 147 a Genova, mentre gli altri siti interessati dalla procedura sono Napoli e Pisa.

E proprio i sindaci di Napoli e Pisa, Luigi De Magistris e Marco Filippeschi, hanno aderito all'invito che il sindaco di Genova, Marco Doria, ha rivolto ai colleghi delle città sede di insediamenti Ericsson (Roma, Napoli, Venezia, Pisa, Assago, Moncalieri e Pagani) per un appello comune al Governo affinché sia ritirata la procedura di licenziamento e sia avviato un confronto sulle prospettive dell'azienda in Italia.
"I sindaci delle città sedi di esuberi - hanno dichiarato Doria, De Magistris e Filippeschi in una nota congiunta - ribadendo la propria solidarietà ai dipendenti dei quali viene messo in discussione il posto di lavoro, ritengono che la vertenza per il suo carattere nazionale debba vedere pienamente coinvolto il Governo". "Nel merito - prosegue la nota dei tre sindaci - la prima richiesta all'azienda è quella di ritirare le procedure di licenziamento avviate". Secondo Doria, De Magistris e Filippeschi, "tale richiesta, già avanzata dalle amministrazioni locali, deve venire anche dal governo" e "contestualmente deve aprirsi una discussione sulla strategia e la presenza di Ericsson in Italia".
"Il garantire tale presenza - si sottolinea nella nota - significa difendere un prezioso patrimonio di competenze e saperi del nostro Paese. Potranno inoltre essere valutate - conclude la nota congiunta dei sindaci di Genova, Napoli e Pisa - misure messe in campo dalle Regioni, con impiego di ammortizzatori sociali, tali da favorire la definizione di una strategia di crescita".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ericsson, l'azienda va avanti e licenzia: "Il Governo intervenga"

PisaToday è in caricamento