rotate-mobile
Cronaca

Misericordia, la Cisl: "Enti locali e arcivescovo facciano sentire la loro voce"

Il segretario provinciale della Cisl, a margine della conferenza stampa per fare il punto sulla situazione del lavoro, ha sottolineato l'impossibilità di accettare la proposta avanzata dall'Arciconfraternita

La consueta conferenza stampa di fine anno che fa il punto delle condizioni di lavoro in provincia è stata l'occasione anche per affrontare la questione dei licenziamenti della Misericordia di Pisa, dopo la proposta di accordo avanzata dai vertici della Misericordia e bocciata dai sindacati.
"La città non lasci impuniti gli amministratori della Misericordia di Pisa che hanno rinunciato a qualunque trattativa con il sindacato e le istituzioni - ha detto il segretario provinciale della Cisl Gianluca Federici - l'ultima ipotesi di accordo presentata al tavolo provinciale era irricevibile, se non un'ulteriore provocazione. Si dava disponibilità a ritirare i licenziamenti per attivare la cassa integrazione in deroga in cambio non solo di un'intesa sindacale, ma anche individuale con i singoli lavoratori che avrebbe messo al riparo la Misericordia da qualunque eventuale azione rivendicativa".

Secondo Federici, "gli enti locali e l'arcivescovo potrebbero far sentire di più la propria voce, anche sotto il profilo dell'etica, affinché gli amministratori cambino atteggiamento". "Ho invece l'impressione che essi - ha concluso - si sentano protetti da una certa città nascosta e liberi di agire impunemente. Ma sia chiaro che se i decreti ingiuntivi dei dipendenti licenziati porteranno al fallimento di un'istituzione storica della città non sarà il sindacato a essere colpevole''.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Misericordia, la Cisl: "Enti locali e arcivescovo facciano sentire la loro voce"

PisaToday è in caricamento