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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Licenziato per il suo attivismo sindacale, atto gravissimo"

Filcams Cgil denuncia il caso avvenuto ai danni di un vigilante privato. Solidarietà espressa da sindacati e formazioni politiche

Un licenziamento che per Filcams Cgil di Pisa è illegittimo, un comportamento antisindacale. L'organizzazione, con il Matteo Taccola della segreteria, ha denunciato il caso scoppiato all'Istituto di Viglianza Privata Worsp. "A giugno 2021 la Filcams Cgil di Pisa - si legge nella nota di spiegazione - aveva proclamato uno stato di agitazione per denunciare il comportamento dell'Istituto contro i propri dipendenti, che da alcuni mesi si erano organizzati sindacalmente per rivendicare i propri diritti. Procedimenti disciplinari insensati, contestazioni verbali spesso offensive, minacce di denuncia, trasferimenti in altre postazioni o in altri appalti a titolo punitivo erano diventati una pratica quotidiana. La vertenza, sfociata in estate in un tavolo regionale di confronto con le committenze pubbliche Estar, Usl Nord Ovest e Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, aveva poi portato i primi frutti costringendo Worsp a regolarizzare i contratti di lavoro delle decine di dipendenti addetti alla vigilanza non armata negli appalti della sanità delle province di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara".

I problemi per il lavoratore sono cominciati più tardi: "Subito dopo l’avvio della mobilitazione sindacale - racconta Taccola - l’Azienda aveva ceduto a molte delle richieste avanzate dal nostro sindacato, tra cui un cospicuo aumento salariale derivante dalla nuova contrattazione nazionale applicata su nostra richiesta. Purtroppo, a distanza di alcuni mesi le relazioni sindacali con l’impresa sono nuovamente peggiorate, fino ad arrivare ad un atto gravissimo nei confronti del nostro giovane delegato, che in questi mesi si era distinto per il proprio attivismo nel rappresentare le istanze dei colleghi, coordinandoli anche in scioperi di solidarietà per i lavoratori licenziati dalla Gkn di Firenze e in azioni di sostegno ad altre vertenze del nostro territorio, come quella dei lavoratori Avr".

"Il licenziamento in tronco del nostro rappresentante sindacale, comunicato nella tarda serata del 9 dicembre a seguito di un procedimento disciplinare surreale - continua Taccola - è l’ennesimo atto ostile nei confronti dei lavoratori e del sindacato. Lo stesso delegato, appena dopo la sua nomina a febbraio scorso, era stato trasferito ad altra postazione e, nelle successive settimane, aveva ricevuto comunicazione di trasferimento addirittura in un altro appalto, atto contro cui ci eravamo opposti minacciando un ricorso per condotta antisindacale e costringendo l’Azienda a desistere dal suo chiaro proposito di depotenziare l’attività sindacale appena iniziata nell’appalto di vigilanza non armata degli ospedali cittadini". Per Taccola si tratta di un "chiaro segnale intimidatorio nei confronti dei propri dipendenti. Ci opporremo a questo atto scellerato in tutte le sedi opportune, avviando anche le necessarie iniziative di protesta a tutela del lavoratore ingiustamente licenziato e del nostro sindacato".

Il caso ha avuto eco anche presso la Cgil e la Fp Cgil di Pisa, che "esprimono piena solidarietà al delegato della Filcams Cgil di Pisa colpito da licenziamento, atto che riteniamo pretestuoso ed intimidatorio contro un rappresentante sindacale che si è da sempre esposto ed ha sempre lottato per l’affermarsi di giuste e dignitose condizioni di lavoro per le lavoratrici e lavoratori. Ritenendo inaccettabile e grave il provvedimento adottato, la Cgil di Pisa e la Fp Cgil di Pisa, insieme alla categoria, ne chiedono l’immediato ritiro, confermando il loro sostegno alle iniziative e percorsi, anche di carattere legale, che si rendono necessari".

Anche la politica si muove. Diritti in Comune, presente in Consiglio Comunale: "Si tratta di un atto di pura repressione e rappresaglia che colpisce un lavoratore e rappresentante sindacale che in tutti questi anni ha promosso vertenze e lotte all’interno del proprio luogo di lavoro per rivendicare i propri diritti e quelli dei suoi compagni. Chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento e il reintegro del lavoratore e riteniamo necessario che l’Aoup, ovvero la stazione appaltante, intervenga nei confronti della Worsp a fronte di questa sua condotta".

 Anche Rifondazione Comunista esprime solidarietà, condannando "il perdurare del codice degli appalti che rappresenta un sistema di privatizzazione dei servizi e di dequalificazione del lavoro nell’ambito delle strutture pubbliche. Anche in questo caso, si tratta di un servizio, quello di vigilanza nell’ospedale, appaltato dalla Regione alla multinazionale in questione. Fin quando non sarà ripensato profondamente le procedure di esternalizzazione e di affidamento a privati dei servizi in ambito pubblico, queste forme di grave prevaricazione da parte di multinazionali (e cooperative) si diffonderanno sempre di più".

I Cobas Pisa: "La Worsp non è un caso isolato, negli ultimi mesi molte aziende hanno mostrato atteggiamenti antisindacali, fino al licenziamento, contro lavoratori e lavoratrici, ma soprattutto delegati sindacali: arroganza e protervia che segnano il deterioramento dei rapporti tra padronato e lavoratori/lavoratrici, ma anche la perdita della qualità dei servizi per cittadini e cittadine, in quanto privi di quel minimo di controllo anche sulla dignità del lavoro degli addetti".

Cub sindacato di base Pisa "esprime solidarietà al lavoratore" e "rivendica la sua immediata riammissione in azienda. Al contempo crediamo doveroso un immediato intervento della committenza pubblica perchè all'ombra del pubblico non possono avvenire atti vendicativi contro lavoratori e delegati sindacali".

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