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Cronaca San Miniato

Liceo di San Miniato chiuso, gli studenti: "Preoccupati per scuole non sicure"

Sulla questione interviene anche il Movimento Cinque Stelle: "Com'è possibile che per 8 anni non siano stati fatti controlli"

Un'occasione per portare ancora una volta all'attenzione la situazione delle scuole e dell'edilizia scolastica. Il Parlamento degli Studenti della Toscana, informato della decisione della Provincia di Pisa di chiudere la sede del liceo scientifico 'Marconi' di San Miniato per problemi di tenuta dei solai, ha subito contattato le istituzioni competenti per mettersi a disposizione al fine di recare il minor disturbo ai tanti studenti che frequentano l’istituto e alle loro famiglie.

"Vengano accertate le responsabilità dalla Procura ma la politica si muovi celermente per garantire il diritto allo studio dei tanti studenti" affermano dal Parlamento degli Studenti della Toscana.
“Sull’edilizia scolastica - afferma il presidente Bernard Dika - stiamo combattendo da anni, l’anno scorso sempre a Pisa al liceo 'Buonarroti', qualche giorno fa al liceo artistico di Pistoia. Siamo preoccupati di scuole non sicure e chiediamo che venga avviato in tutti gli istituti una verifica delle condizioni strutturali architettoniche degli edifici per garantire la tranquillità a chi vive la scuola e alle tante famiglie che sanno quando il proprio figlio esce di casa ma non quando e se ritorna”.

E sulla vicenda interviene anche il Movimento Cinque Stelle di San Miniato: "Il 29 settembre - affermano i 'grillini' - chiediamo accesso agli atti per il collaudo e verifica sismica del liceo 'Marconi' e di altre scuole del Comune di San Miniato, dopo pochi giorni ci comunicano che per il Marconi i tempi saranno più lunghi di quelli previsti perché i documenti devono arrivare dalla Provincia. Successivamente apprendiamo dai giornali che il liceo è stato chiuso e fino al 2 novembre le lezioni non riprenderanno".

"Ieri - proseguono - in sala consiliare è stato detto quanto segue: 'La relazione dei tecnici della Provincia mette in evidenza l’esistenza di discrepanze tra la documentazione relativa all’edificio e la situazione effettivamente rilevata, ciò che ha portato il presidente Filippeschi a inoltrare un esposto alla procura della Repubblica di Pisa, dando inoltre mandato all’avvocatura provinciale, d’intesa con il settore edilizia e programmazione scolastica, di avviare le procedure per la contestazione, al soggetto dal quale la Provincia acquisì l’immobile, della presenza di vizi occulti'". 
"Noi ci chiediamo - concludono - come sia possibile che per 8 anni non siano stati fatti controlli e che nessuno si sia preoccupato di controllare i collaudi per la sicurezza pubblica. Sembra il gioco dell'assurdo... nel 2008 gli studenti vengono trasferiti perché la struttura di via Catena è pericolante in un'altra struttura anch'essa pericolante e tutto al modico prezzo di 7 milioni e mezzo di euro".

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