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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Cronaca

Vaiolo delle scimmie: come accedere alla vaccinazione in Asl e in Aoup

Le due aziende hanno elaborato e attivato la nuova procedura di prevenzione, identificazione e gestione dei casi di 'Monkeypox virus'

L’Azienda USL Toscana nord ovest e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana hanno elaborato e attivato la nuova procedura per la 'Prevenzione, identificazione e gestione dei casi di monkeypox virus' meglio conosciuto come vaiolo delle scimmie. All’interno sono contenute anche le indicazioni relative alle modalità di vaccinazione che è offerta gratuitamente alle categorie di soggetti ad alto rischio indicati nella circolare ministeriale 35365 del 5 agosto scorso. I vaccini sono disponibili in tutta la Regione Toscana e lunedì 5 settembre potrà partire la campagna di somministrazione dedicata intanto alle persone che fanno parte delle categorie a rischio indicate dal Ministero. Nelle ultime settimane Asl e Aoup sono state in costante contatto con la Regione Toscana per mettere a punto tutti gli aspetti organizzativi e per fornire risposte omogenee su tutti i territori aziendali.

Si è quindi arrivati a una procedura unica e organica tra Azienda USL Toscana nord ovest e Aoup che prevede due livelli di gestione delle vaccinazioni. Le strutture di Malattie infettive e Igiene hanno infatti già degli elenchi di persone a rischio che verranno chiamate direttamente; inoltre, i cittadini che ritengono di dover fare il vaccino potranno fare riferimento, in specifici orari, direttamente ai numeri di telefono delle Malattie infettive presenti nelle due Aziende: qui troveranno anche una sorta di servizio di 'counselling' per spiegare la loro situazione e per un eventuale inserimento nelle agende per la vaccinazione. Il ciclo di vaccinazione primaria può essere effettuato con due dosi a distanza di almeno 4 settimane (28 giorni) dalla prima somministrazione. La dose di richiamo può essere fatta da chi ha ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o da chi abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi da oltre due anni.

In Azienda USL Toscana nord ovest i reparti di Malattie Infettive provvederanno quindi  a identificare i soggetti a rischio al fine di valutare il numero di dosi necessarie per l’offerta vaccinale e predisporre il programma delle sedute da effettuarsi all’interno di strutture dedicate. I cittadini che si riconoscono nelle categorie a rischio indicate a livello nazionale possono contattare in prima battuta il numero verde regionale 800.55.60.60, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, per ricevere informazioni e per un raccordo con i centri di riferimento delle Aziende sanitarie. Mentre coloro che sono già seguiti dai reparti delle malattie infettive possono rivolgersi direttamente agli stessi.

Questi dunque, nel dettaglio, i recapiti ai quali rivolgersi per i residenti sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest:
- Zone Versilia, Pisana, AVC-VDE, Livorno, Valli Etrusche ed Elba. Reparto Malattie infettive Livorno - Tel. 0586.223050 dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle 14. Si può inoltre inviare una mail a  malattie.infettive.li@uslnordovest.toscana.it   lasciando un numero di telefono a cui essere richiamati.
- AOUP. Reparto Malattie infettive - Ospedale di Cisanello (Edificio 13, piano terra) - Tel: 050.995562 e 050.992876 dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.  

Per contatti e informazioni si può inoltre far riferimento ai servizi di Igiene e sanità pubblica, distribuiti capillarmente sul territorio, dalle ore 12 alle 13 ai seguenti numeri di telefono e, anche nel resto della giornata, agli indirizzi mail sotto riportati:
- Pisa, Tel. 050/954111, ipnpisa@uslnordovest.toscana.it 
- Valdera-Alta Val di Cecina, Tel 0587/273339, ipnvdeavc@uslnordovest.toscana.it 
- Valli etrusche, Tel.  0565/67570 - 0565/67534 - 0586/614450 - 0586/614470, ispn.bvc@uslnordovest.toscana.it; ispn.vdc@uslnordovest.toscana.it 

Il vaiolo delle scimmie si trasmette per contatto diretto con le lesioni della pelle e delle mucose o con i fluidi corporei e durante l’attività sessuale. Ma anche nei faccia a faccia prolungati, attraverso goccioline di saliva (droplets) e toccando oggetti contaminati come indumenti, asciugamani, lenzuola e stoviglie. I sintomi principali sono eruzioni con vescicole in qualsiasi parte del corpo, ma più frequentemente nelle zone ano-genitali, febbre e linfonodi ingrossati accompagnati da mal di testa, dolori muscolari e debolezza. In caso di sospetta infezione è necessario contattare subito il proprio medico, autoisolarsi, astenersi dall’attività sessuale, avvisare i contatti più stretti e i partner sessuali. In caso di malattia può essere attuato l’isolamento in ambiente ospedaliero, ma anche al proprio domicilio se le condizioni del paziente non richiedono il ricovero e le caratteristiche dichiarate dell’abitazione consentono l’isolamento in stanza singola e la prevenzione dei contatti a rischio con eventuali conviventi. Nel caso in cui le condizioni dell’abitazione non consentano l’isolamento, il medico infettivologo può attivare l’Acot (Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio) per inviare il paziente in un albergo sanitario.

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