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Cronaca

'Lotto Marzo': manifestazioni e corteo in città per i diritti delle donne

La protesta è iniziata fin dalle prime ore della mattina, con poi presidi presso il Tribunale e l'Inail. Dalle 16.30 il corteo cittadino di 'Non una di meno'

E' cominciato alle prime ore del giorno lo sciopero femminista dell'8 marzo, lanciato dalle attiviste del movimento 'Non una di meno'. La manifestazione avrà il suo culmine nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, con il corteo cittadino che da piazza Vittorio Emanuele II passerà da viale Bonaini, piazza Guerrazzi, lungarno Fibonacci, Ponte di Mezzo, lungarno Pacinotti, via Curtatone e Montanara, per chiudere in Piazza Cavalieri. 

Le attività di protesta e sensibilizzazione sul tema dei diritti e del rispetto delle donne sono partite fin da questa notte. In mattinata infatti sono comparsi simboli e volantini attaccati in Corso Italia presso negozi che "usano strumentalmente l'immagine della donna - scrive Non una di meno - per perpetrare lo sfruttamento economico sui corpi delle donne nei Paesi extra-europei, strumentalizzando lo stesso femminismo per procurarsi guadagni".

Un presidio è stato eseguito davanti il Tribunale di Pisa, "luogo dove il diritto agisce violentemente sulle donne nei processi per abusi e violenze, nei quali ad essere imputati e inquisiti sono gli atteggiamenti e le condotte delle donne vittime di sopraffazione". Con tanto di striscione e '#buscemidimettiti' è stata ribadita la posizione di forte criticità in merito alla vicenda che coinvolge l'assessore alla cultura del Comune di Pisa. Un'altra istituzione segnalata fra le tappe toccate dalle manifestanti è stata l'Inail, "colpevole di negligenza nei confronti degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, di cui soffrono soprattutto le donne per il troppo carico di lavoro, spesso non riconosciute". Negli interventi si è sottolineato "l'impatto che precarietà, ritmi di lavoro, assenza di welfare e lavoro domestico, di cui si prendono carico le donne, hanno sulla salute delle lavoratrici".

L'iniziativa di lotta ha anche incassato il favore dei docenti di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, che impegnati nelle cerimonie di laurea hanno comunque indossato spille e professato il loro appoggio alla mobilitazione di 'Non una di meno'. Una tappa del tour delle manifestanti ha toccato infine il dipartimento di Fisica, con un riferimento al caso Strumia, il docente accusato di sessismo recentemente 'scaricato' dal Cern

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