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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Morte monsignor Plotti, il cordoglio della città: "Ci mancherà"

La notizia della morte dell'arcivescovo emerito, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, si è presto diffusa in città. In tanti hanno voluto ricordare con affetto monsignor Alessandro Plotti, deceduto all'età di 83 anni

La notizia della morte di monsignor Plotti ha suscitato profonda commozione in città e provincia. L'ex arcivescovo infatti era molto conosciuto e apprezzato, visto anche il suo lungo servizio prestato nella diocesi.

SINDACO DI PISA MARCO FILIPPESCHI. "Monsignor Alessandro Plotti è stato la guida spirituale autorevole e amata della nostra Arcidiocesi e una forte presenza, guida per tutta la comunità pisana. Mosignor Plotti era un riferimento nella Conferenza episcopale italiana, ascoltato e stimato. Coltissimo, schietto, capace di relazioni umane profonde, è stato un pastore che ha interpretato la sua missione con coraggio, in tempi di profondo cambiamento, mentre la Chiesa viveva la transizione dalle vecchie divisioni del mondo alla globalizzazione dell'economia e dell'informazione. Il nostro Arcivescovo Emerito ha cercato sempre di vedere il presente e il futuro prendendo parte, con lo sguardo degli ultimi secondo il Vangelo, con un'attenzione delicata quanto intransigente alle sofferenze sociali, delle persone, delle famiglie, delle collettività. E' stato un raffinato intellettuale, curioso e aperto, dialogo con i giovani. Monsignor Plotti nella sua vita e con la sua missione ha fatto tanto bene, ha gettato semi fecondi e ha rinnovato la grande tradizione del Chiesa pisana. E' stato un grande dono ricevuto. Saperlo vicino anche ora che era lontano da noi dava conforto. La Città si stringe commossa all'Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, ai familiari di Monsignor Plotti e a tutto coloro che gli sono stati più vicini e gli hanno voluto bene".

CARITAS. "È stato monsignor Alessandro Plotti che, nell'ottobre del 2000, mi ha consegnato la responsabilità della Caritas Diocesana ed è con lui che, negli ultimi otto anni del suo episcopato, nella nostra diocesi abbiamo condiviso quotidianamente il sogno e la speranza che la nostra chiesa crescesse nel servizio agli ultimi, una chiesa del grembiule, che gli regalammo nel nostro ultimo incontro al Centro d'Ascolto, capace di piegarsi sulle fatiche e sulle ferite dell'umano e una chiesa conciliare che vede nella Caritas il suo essere 'estroversa', aperta al mondo, in dialogo ed al servizio". Così il direttore della Caritas don Emanuele Morelli ha voluto ricordare il vescovo emerito di Pisa. "Con lui sono nati L'Osservatorio delle povertà con i rapporti regionali e diocesani, la Casa Caritas di Pontasserchio perché 'dove si prega, là si accolga' e le docce per i poveri con il nuovo Centro d'Ascolto senza mai perdere di vista l'attenzione alle povertà del mondo come è stato per i progetti in favore dei 'bambini soldato' della Repubblica Democratica del Congo: sono i percorsi più importanti che hanno ricamato in maniera indelebile un tempo nel quale mi sono sempre sentito ascoltato ed accolto, ed ho sempre sperimentato la sua fiducia di padre e pastore".

CONSIGLIO COMUNALE. Grande commozione anche tra i consiglieri comunali.
“L'arcivescovo emerito Alessandro Plotti - ha dichiarato Ranieri Del Torto, presidente del Consiglio Comunale - per i lunghi anni del suo ministero ha accompagnato la città nei profondi mutamenti di questi tempi. Una presenza forte, decisa, che ha portato la Chiesa ad incontrare soprattutto coloro che più vivevano situazioni di disagio. Fu anche - ha poi concluso Del Torto - il vescovo del dialogo ecumenico ed interreligioso e per questo mi voglio unire al cordoglio di tutta la Chiesa pisana che oggi piange il suo vescovo ma che soprattutto rende grazie per aver incontrato, sul suo cammino, un pastore di così alto valore morale”.

“Mi unisco al cordoglio e alla preghiera  - ha sottolineato Giovanni Garzella, capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia, Pdl - per un uomo che ha lasciato un segno tangibile,  culturale e religioso, nella nostra città”. "Monsignor Alessandro Plotti - ha poi aggiunto Giuseppe Ventura, capogruppo consiliare di 'In lista per Pisa'  - lascia un ricordo che non sarà certo dimenticato. Una guida spirituale e un punto di riferimento per tutta la città".

“Per Pisa - ha ricordato Odorico Di Stefano, capogruppo in Consiglio Comunale de 'I Riformisti' -  oggi è un giorno molto triste. Monsignor Alessandro Plotti lascia un vuoto davvero incolmabile. Ci mancherà moltissimo". “Muore una persona - ha detto Stefano Landucci, capogruppo in Consiglio Comunale del Gruppo Misto - che per Pisa ha rappresentato molto per l’apertura della città verso i più poveri, verso i più bisognosi. Mancherà la sua voglia di trovare sempre una prospettiva, una soluzione a quelle che sono le problematiche di ogni giorno. Mancherà un uomo di fede capace di coniugare l’esperienza personale e pastorale a servizio del territorio della sua città”.

“Monsignor Plotti - ha infine aggiunto Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del PD - è stato per oltre 20 anni un protagonista della vita cittadina pisana. E non solo. Un punto di riferimento soprattutto verso quella parte della città che più aveva bisogno. La costante attenzione verso i più deboli è forse una delle lezioni più importanti che Monsignor Plotti ci ha lasciato a tutti noi. E’ l’idea, comune lui diceva, di una Chiesa 'fermento e ispirazione per la ricerca e la realizzazione di un bene comune, partecipato e condiviso'. Una lezione che non dimenticheremo. Oggi  - conclude De Negri - Pisa piange una delle figure più importante. Ci stringiamo tutti intorno alla Chiesa pisana”. 

“Monsignor Plotti - ha detto, infine, Raffale Latrofa, capogruppo consiliare di NCD - è stato un uomo che ci ha lasciato tanti, tantissimi insegnamenti. Una guida spirituale per tutti noi credenti ma anche per tutti coloro che, pur non credendo, hanno in lui riconosciuto un uomo di grandissimo valore”.

"Di Monsignor Alessandro Plotti ho tre bei ricordi personali. Il primo è la risposta pubblica che mi diede in occasione di una sua visita pastorale nel nostro Vicariato. Incalzato da una mia domanda sui cristiani che avevano fatto l’esperienza dolorosa del divorzio, Monsignor Plotti riconobbe che la Chiesa doveva riconoscere ad essi un ruolo, e con la sua risposta 'profetizzò' in qualche modo le scelte che proprio in questi giorni i Padri sinodali stanno discutendo a Roma - afferma il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale di Pisa Riccardo Buscemi - l’altro episodio trae spunto dalla feroce polemica che lo aveva visto, suo malgrado, protagonista a causa dell’ omelia pronunciata ai funerali del Maggiore Nicola Ciardelli. Da alcuni miopi commentatori fu giudicato 'antimilitarista' e addirittura 'di sinistra', secondo il consueto refrain recitato dai suoi detrattori che lo giudicavano politicamente schierato. Nella querelle intervenni anch’io commentando che lui non era né di destra né di sinistra, ma che semplicemente faceva il vescovo. Dopo due mesi da quella polemica, Plotti veniva a Palazzo Gambacorti a ricevere la cittadinanza onoraria deliberata dal Consiglio Comunale: ci incontrammo in Sala Rossa, proprio sotto l’affresco di San Ranieri (oggi non mi sembra neppure più un caso!) e Monsignor Plotti mi venne incontrò e mi abbracciò paternamente. Infine il terzo episodio riguarda l’inaugurazione della lapide dedicata a Padre Felice Prinetti collocata sulla facciata di Palazzo Benelli in Via San Michele degli Scalzi per mia iniziativa e delle Suore Figlie di San Giuseppe: invitammo Monsignor Plotti il quale partecipò con entusiasmo tracciando ai presenti il forte legame esistente tra Prinetti, Toniolo e Maffi. Di quella giornata conservo ancora sulla scrivania una bella foto ritratti insieme! Mi mancherà".

PAOLO FONTANELLI. "La scomparsa di Alessandro Plotti mi rattrista profondamente - afferma il deputato questore della Camera ed ex sindaco di Pisa Paolo Fontanelli - un uomo di grande sensibilità e cultura che ha guidato la comunità cristiana pisana per tanti anni. Un periodo lungo nel quale forte è stata la collaborazione con le istituzioni locali. Nel decennio del mio impegno di sindaco della città ho potuto apprezzare le straordinarie qualità di Plotti. Era sempre attento a sostenere le ragioni dei più deboli. Pisa gli deve tanto e ha il dovere di ricordarlo nel modo migliore".

SINDACO DI PONTEDERA SIMONE MILLOZZI. "Esprimo il mio personale cordoglio, quello dell'amministrazione comunale e della città di Pontedera, per la scomparsa dell'Arcivescovo Emerito di Pisa, Alessandro Plotti.  Plotti è stato a lungo vescovo della diocesi di Pisa e del nostro territorio. Era un profondo conoscitore della nostra comunità e si è sempre distinto per la capacità di ascoltare e di stare vicino ai più deboli. Non aveva fatto mai mancare la sua vicinanza al mondo del lavoro, degli operai, in più occasioni.  La nostra comunità perde un testimone, attento ed importante, della sua recente storia. Lo vogliamo ricordare così, come un uomo imponente anche nell'animo, che ha saputo parlare ai più deboli e ha saputo interpretare con autenticità il ruolo di pastore e di guida".

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