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Cronaca

Maestra arrestata, in pochi al nido: tre bambini su quattro rimangono a casa

Solo 8 su 31 i piccoli presenti. Sostituito l'intero corpo docente della sezione e nominata una nuova educatrice che avrà il compito di supervisionare l'attività pedagogica dell'istituto. Attivo anche il sostegno psicologico

Tre famiglie su quattro hanno deciso di non portare il proprio bambino a scuola. E' ripreso questa mattina il regolare servizio al nido dell'orrore, quello in cui lavorava a Pisa la maestra arrestata per aver maltrattato i bambini: solo 8 su 31 i piccoli presenti, anche se sembra che alcuni di loro fossero influenzati. Il personale della sezione in cui si sono verificati i maltrattamenti, quella dei bambini da 2 a 3 anni, è stato completamente sostituito. Le due colleghe della 58enne arrestata sono state infatti state sospese dal servizio e sono indagate per accertarne eventuali responsabilità: l'ipotesi di reato è di maltrattamenti in concorso. Il Comune ufficializzerà la decisione solo nei prossimi giorni, ma per le tre educatrici si va verso l'apertura di un provvedimento disciplinare che sfocerà poi nel loro licenziamento

I GENITORI. Una quindicina i genitori che questa mattina si sono presentati al nido. Alcuni di loro sono rimasti per oltre un'ora a colloquio con l'assessore e il supporto psicologico. "Insieme - afferma l'assessore alle Politiche educative e scolastiche Marilù Chiofalo - abbiamo di nuovo ripercorso tutte le tappe di questa brutta vicenda poi si è discusso su come riorganizzare l'attività dell'istituto. L'atmosfera è ancora molto densa da un punto di vista emotivo ma cerchiamo di mantenere una certa unità e di ricreare un clima positivo e di fiducia".

Tra i genitori c'è poca voglia di parlare. Riusciamo ad intercettare una mamma. "Ho portato il bimbo all'asilo dopo diversi giorni di vacanza - racconta - e ovviamente ho un pò di timore. Ho letto la notizia sui giornali e sono rimasta incredula, perchè conosco l'insegnante e il bambino stava con lei sempre molto volentieri: appena la vedeva si gettava tra le sue braccia. Mi chiedo che cosa possa esserle successo e se per caso stesse passando dei momenti difficili. Personalmente non ho mai avuto nessuna avvisaglia di quello che stava succedendo. Solo una volta il bimbo è tornato a casa con due segni, uno sul mento e uno sul braccio: mi hanno detto che era stato spinto ed era caduto, ora mi viene qualche sospetto".

I PROVVEDIMENTI DEL COMUNE. Diversi i provvedimenti già adottati dal Comune. "Abbiamo deciso di sostituire - spiega l'assessore Chiofalo - a scopo cautelativo anche l'insegnante di sostegno. Da oggi abbiamo quindi 4 nuove insegnanti a cui si aggiunge una nuova figura che farà da supervisore: si tratta di una educatrice molto esperta e dalla riconosciuta professionalità. A questo si aggiunge il supporto pedagogico del personale della Direzione servizi educativi, oltre alla possibilità di utilizzare il supporto psicologico della Asl".

Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori iniziative per migliorare i sistemi di vigilanza. "Insieme ai genitori - prosegue la Chiofalo - stiamo cercando di capire quali strumenti mettere in campo per garantire più controlli e maggiore sicurezza per i bambini. Le ipotesi che stiamo vagliando sono diverse. La prima è quella di installare negli istituti delle telecamere: bisogna però capire se la legge lo permette e, eventualmente, chi avrà il compito di visionare le immagini. Un'altra ipotesi è di fare alle educatrici dei test psicologici in itinere. Potrebbe essere anche questa una soluzione, ma la legge non consente questo tipo di verifiche".

Vigilanza che fino ad ora è stata eseguita attraverso tre strumenti. "Il primo - prosegue l'assessore - è la supervisione dell'amministrazione alle funzioni di coordinamento pedagogico. Il secondo è la vigilanza da parte dei genitori, i quali si riuniscono in un comitato di gestione che è sempre stato a diretto contatto con l'amministrazione. La terza è la vigilanza del personale. In questa vicenda possiamo dire che i primi due strumenti non hanno funzionato, mentre ha funzionato il terzo".

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