Magliette rosse per il dramma dei migranti: Pisa si colora
Adesioni anche nella città della Torre all'iniziativa lanciata da Libera
Tante magliette rosse anche nel centro di Pisa nel pomeriggio di ieri, sabato 7 luglio. Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità, come da appello lanciato da Libera e Gruppo Abele, Arci, Legambiente, ANPI e dal giornalista Francesco Viviano.
"Rosso - si legge nell'appello di Libera, l'associazione di Don Luigi Ciotti - è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori".
Così ieri, oltre al passaparola sui social, con tante persone che hanno postato una foto con una maglietta rossa, anche il centro di Pisa si è colorato per rispondere all'appello di Don Ciotti.