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Cronaca

Malamovida, anche "gruppi di minori che si scontrano": appello al nuovo Prefetto di Pisa

Lettera aperta del Gruppo Vendesi-Vettovaglie, che denuncia nuovi disordini nei fine settimana

Il ritorno alla normalità post-Covid sembra far tornare i vecchi problemi della movida. Questa volta è il Gruppo Vendesi-Vettovaglie a denunciare che "gli ultimi fine settimana sono stati tutti, indistintamente, da incubo per i cittadini che abitano le zone del centro storico dove batte più forte l'incudine della malamovida, l'ultimo trascorso lo è stato in modo particolare. Alla situazione perdurante di illegalità diffusa e tollerata (vendita e consumo a cielo aperto di sostanze stupefacenti, tanto che molte strade e vicoli sono trasformati in autentici drogamarket), di inquinamento acustico oltre ogni limite di tollerabilità per la salute dei cittadini, si aggiungono nuove manifestazioni di violenza, di inciviltà e di violazione di elementari diritti di chi vive nella città (sicurezza, tutela della proprietà, tranquillità, diritto al riposo notturno)".

Secondo quando scrive in una nota il Gruppo, "l'ultimo sabato (6 novembre) ha visto in azione, in particolar modo in zona Vettovaglie e Borgo Stretto, gruppi di minorenni, visibilmente in stato di alterazione da assunzione smodata di bevande alcoliche e di sostanza stupefacenti (consumate sotto i portoni, sotto le finestre; in molti casi non si tratta soltanto di hashish, ma anche di droghe sintetiche e più pesanti) sciamare per le vie del centro storico, scalciando serrande, danneggiando proprietà private e intonando cori sin dopo le ore 3 del mattino. Alle ore 2.15, in particolare, in zona Borgo Stretto, lo scenario che si è presentato è parso subito assurdo e surreale per la sua gravità: alcuni ragazzi, tra i 16 e i 19 anni, si sono confrontati tra di loro, e per ingaggiare lo scontro hanno sradicato le piante ornamentali di alcuni esercenti commerciali, scagliandosele reciprocamente e trascinandole con sé in pieno Borgo. Non c’è stato alcun intervento da parte delle Forze dell’Ordine, peraltro assenti nel momento in cui si verificava tutto questo. Altri ragazzi, anch’essi visibilmente ubriachi, urlavano e acclamavano le scene poco edificanti".

Vendesi-Vettovaglie ritiene insufficienti gli sforzi delle istituzioni per contrastare il fenomeno, fra cui amministrazione comunale e Prefettura. Per quest'ultima "non sembra che vi sia la piena consapevolezza delle reali dimensioni e complessità di quello che ci si trova a fronteggiare. Perché Pisa deve accontentarsi di interventi occasionali, sporadici, che durano al massimo due fine-settimana, per poi lasciare che i cittadini precipitino nuovamente nell'insicurezza e nella frustrazione?". Quindi l'appello al nuovo Prefetto: "L’insediamento del nuovo Prefetto di Pisa, la dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro, deve essere l'occasione per aprire una nuova fase, anzitutto prendendo atto, molto semplicemente, che la situazione è fuori controllo ed esige quindi nuovi e tempestivi interventi e nuove strategie, che non si limitino all’instaurazione di momenti di interlocuzione con i cittadini, senza conseguenze e iniziative reali".

All'amministrazione Comunale, "che guarda con attenzione e sensibilità al fenomeno - prosegue il gruppo - si chiede, come espresso in tutte le sedi, che adotti tempestivamente nuove ordinanze restrittive degli orari di apertura degli esercizi commerciali, come già fatto in passato, anche in assenza della legislazione Covid-19. La soluzione dei limiti orari, accompagnata da controlli sull’osservanza e sanzioni, avrà sicuramente ottimi risultati, come dimostra l’esperienza passata (pre-Covid). I cittadini e le cittadine che subiscono questa situazione hanno già adottato, e sono in procinto di adottarne di nuove, tutte le iniziative che la legge consente, interpellando la magistratura con denunce ed esposti; questo percorso proseguirà, in modo sempre più significativo, ma non deve costituire un alibi per le istituzioni cittadine, la cui principale funzione rimane quella di ristabilire adeguate e accettabili condizioni di vita nella nostra città".

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