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Cronaca

Maleodoranze a Ospedaletto: prescritte misure alla Waste Recycling, emissioni ok

Nuovi controlli dell'Arpat, che ha richiesto un progetto per organizzare meglio le operazioni di camion e capannoni, responsabili principali delle maleodoranze

Si va verso un miglioramento rispetto le maleodoranze ad Ospedaletto, legate all'attività di trattamento e stoccaggio rifiuti alla Waste Recycling. L'Arpat infatti ha concluso una serie di controlli, con richieste alcune misure di mitigazione che dovrebbero aiutare a limitare i cattivi odori provenienti dallo stabilimento. "Da circa 3 anni - spiega l'ente di controllo - si verificano numerose lamentele per cattivi odori da parte di lavoratori di aziende situate nelle immediate vicinanze, così come di residenti, anche a qualche km di distanza. Le lamentele (11 esposti nel 2016, 11 nel 2017 e 39 nel 2018) sono riferite sia ad orari diurni che notturni. Nei primi mesi del 2019 sono pervenute all'Urp di questa Agenzia 14 segnalazioni; in relazione a queste segnalazioni ed in accordo al programma dei controlli delle installazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale, il personale del Dipartimento di Pisa ha effettuato nei mesi scorsi 5 sopralluoghi".

La ditta opera anche nel trattamento dei fanghi biologici prodotti dalla depurazione delle acque reflue urbane. In base ai volumi di lavoro richiesti, presso l'installazione arrivano circa 6 camion al giorno che scaricano i fanghi, con un carico odorigeno significativo, all'interno di una delle 6 baie della sezione 9. "E' ragionevole ritenere - analizza l'Arpat - che da settembre 2018 sino ad oggi l'origine degli ultimi episodi di maleodoranze lamentati dagli esponenti sia da imputare a tali fanghi. Dall'inizio del 2019, con la realizzazione del nuovo parcheggio delle autocisterne contenenti rifiuti e con la conseguente eliminazione della presenza costante di lunghe code di tali autocisterne maleodoranti, proprio di fronte agli esponenti, si è verificata una significativa riduzione degli esposti".

Da tempo Arpat ha individuato nelle fasi di movimentazione e stoccaggio dei rifiuti presenti nel capannone 9 l'origine delle maleodoranze lamentate. L'attività svolta è caratterizzata da ampie variazioni nelle tipologie di rifiuti stoccati/trattati, in termini quantitativi e qualitativi, di conseguenza le emissioni originatesi dagli stessi risultano variabili in quanto governate dall'attività al momento in corso nel capannone.

Ecco quindi che "dal mese di settembre 2018 - spiega Arpat - gli impianti di abbattimento, a servizio di tale capannone, sono stati sottoposti ad interventi significativi di adeguamento per cercare di migliorare il trattamento alle emissioni provenienti dai rifiuti in qualsiasi condizione". Attravreso lo studio dei flussi d'aria, anche con l'uso di fumogeni, è stato compreso che il tetto non ha fuoriuscite, mentre è risultato peggiore il sistema di aspirazione. "A marzo 2019 sono stati effettuati infine i campionamenti alle due emissioni E12, E13, per verificare il rispetto dei Valori Limite di Emissioni (VLE) autorizzati. Le sonde di misurazione sono state lasciate fino a 24 ore, al fine di rilevare anche le condizioni notturne. In sintesi è stato riscontrato il rispetto dei VLE autorizzati".

Arpat quindi conferma che "durante il sopralluogo si avvertivano, saltuariamente, maleodoranze provenienti dal locale al momento dell'apertura dei portoni di ingresso, per l'accesso delle autocisterne. Talvolta il capannone rimaneva aperto anche per diversi minuti". Ecco quindi che l'ente ha chiesto alla Regione Toscana, in qualità di Autorità competente, di prescrivere alla ditta "un ulteriore intervento di mitigazione, ovvero la presentazione di un progetto per il contenimento delle maleodoranze derivanti dal capannone, al momento dell'apertura dei portoni di ingresso, per l'accesso delle autocisterne. Entro la fine del 2019 sarà spostata la pesa delle autobotti sul lato orientale dello stabilimento dalla postazione attuale (lato ovest) situata di fronte agli esponenti. Tale intervento dovrebbe garantire un'ulteriore riduzione delle maleodoranze, dovute ai rifiuti trasportati dai camion".

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