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Cronaca

'In piazza per le case': in presidio per l'emergenza abitativa

Bilancio comunale, revoca del bando erp, sblocco degli sfratti e accordo Sepi-Apes gli argomenti al centro della manifestazione di martedì

Manifestazione nel pomeriggio di oggi, martedì 21 dicembre, in piazza XX Settembre a Pisa promossa dalla Piattaforma soluzioni abitative per denunciare le problematiche relative all'emergenza abitativa in occasione del presidio 'In piazza per le case'.

"La situazione abitativa è diventata per milioni di persone in tutto il paese la prima preoccupazione alla quale né il governo centrale, né le amministrazioni regionali e locali, hanno alcuna intenzione di dare opportune risposte. Il PNRR è stato snobbato per reperire risorse necessarie al recupero del patrimonio esistente e per la ricerca di un nuovo equilibrio sociale tra costo degli affitti e redditi delle famiglie. Nessun condono per coloro che sono 'morosi' poiché impossibilitati a pagare canoni a libero mercato e nessun investimento per le case popolari - affermano i promotori - pochi giorni fa, la notizia della revoca del bando erp da parte dell'amministrazione comunale di Pisa, incurante solo per propaganda politica delle gravi discriminazioni sulla questione della residenza e delle autocertificazioni sulla 'impossidenza'. Una scelta amministrativa che chiude un periodo di 18 mesi dove non è stato fatto niente per rimediare alla mancanza di alloggi popolari, alla assenza di sgravi economici per le famiglie e le persone in affitto a libero mercato, e neanche per tutti coloro che vivono in alloggi popolari insalubri ed insicuri. Adesso è ovvio che precipiteranno in ambito comunale tutte le tensioni sociali fino ad oggi assorbite da sacrifici delle famiglie in affitto, in ipoteca, o in situazioni di sfratto".

Dalla Piattaforma soluzioni abitative di Pisa annunciano i motivi alla base della manifestazione.
"Vogliamo risposte sul bilancio comunale - sottolineano - noi sappiamo che verranno messi 'a valore' inserendoli nei piani di vendita centinaia di immobili: stabili, appartamenti, scuole, capannoni, fabbricati vuoti di proprietà comunale. Rimarranno vuoti, in piena pandemia. Ma c'è fame di strutture per giovani e studenti come Santa Croce in Fossabanda. C'è bisogno di appartamenti per donne vittima di violenza. C'è necessità che le case vuote comunali siano destinati all'auto-recupero per gli esclusi dal mercato immobiliare. Saremo in piazza, per contrastare questa decisione del palazzo e prenderne altre, insieme, e metterle in pratica".

E ancora i promotori chiedono risposte sulla revoca del bando erp, "le amministrazioni disattendono ogni regola sul funzionamento dell'edilizia pubblica ed a rimetterci sono sempre coloro che hanno più bisogno. E' necessario che siano subito adottati provvedimenti per dare risposte abitative alle mille famiglie in attesa della graduatoria erp da anni. Parleremo di come reagire a questo menefreghismo istituzionale delle regole di chi ha diritto ad avere una casa popolare"; sullo sblocco degli sfratti, "la ministra Lamorgese ha comunicato a mezzo stampa che non mancheranno mai le forze dell'ordine per eseguire gli sfratti, neanche durante le feste natalizie. Un motivo in più per bloccare questo violento attacco alle persone sotto sfratto. Parleremo delle misure di autotutela che la popolazione dovrà adottare in mancanza di soluzioni statali che frenino la voracità delle imprese e dei grandi padroni di casa"; sull'accordo Sepi-Apes, "invece di ottenere fondi per le abitazioni popolari, tutte le amministrazioni comunali della provincia, comune di Pisa in in testa, hanno deciso di tartassare gli inquilini delle case erp con un accordo con la Sepi che prevede i pignoramenti su stipendi e beni mobili in caso di mancato pagamento di affitto e condominio. Una vergogna assoluta fatta per impedire le proteste contro la mancanza di manutenzioni, servizi, alloggi adeguati e sicuri che grava sulle responsabilità di Apes e che di fatto viene scaricata sugli abitanti delle case erp. La protesta di Sant'Ermete sull'esonero dell'affitto per alloggi non a norma si sta allargando in tutta la città dove le case popolari cadono a pezzi. Parleremo di come rispondere alle lettere che Apes e Sepi inviano con minaccia di decadenza e pignoramento".

"Saremo in piazza con l'obiettivo di ottenere queste risposte - concludono - che venga subito convocato un tavolo prefettizio con tutte le amministrazioni per confrontarsi seriamente sull'emergenza abitativa".

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