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Cronaca Cascina

Navacchio, dipendenti di Italiaonline a rischio: "Siamo un centro d'eccellenza, perchè tagliare?"

La cassa integrazione a zero ore è prevista per otto dipendenti del polo pisano. "Dalla fusione con Seat Pagine Gialle ripercussioni sulle fasce deboli"

Come una mannaia che si è abbattuta sui lavoratori. Tagli lineari che metteranno in cassa integrazione ben 700 dipendenti su un totale di 1106 disseminati nelle varie sedi sparse lungo lo 'stivale', in un'azienda che non è in crisi, anzi, presenta bilanci in attivo. E' la manovra, o meglio il piano riorganizzativo, che Italiaonline, il colosso italiano di Internet, ha intenzione di mettere in atto. Numeri alla mano, delle 700 persone destinate alla cassa integrazione, 417 sono previste a zero ore, le restanti (283) a rotazione. Tagli per i quali i dipendenti di tutta Italia hanno proclamato otto ore di sciopero nella giornata di oggi, giovedì 20 ottobre. Un piano aziendale che riguarda da vicino anche la sede di Navacchio di Italiaonline, al Polo Tecnologico, dove lavorano 41 tra ingegneri e informatici, 41 dipendenti che hanno manifestato questa mattina tutto il loro dissenso verso la decisione dell'azienda, sostenuti da Slc Cgil, Uilcom e Fistel Cisl.
"Nel pomeriggio è prevista una riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma - afferma Antonio Proietti, segretario regionale Uilcom - saranno presenti una rappresentanza di lavoratori e i nostri rappresentanti nazionali. Vogliamo cercare di opporci a questo progetto che segue le caratteristiche consuete: si fanno fusioni e poi i costi ricadono sulla parte più debole, ovvero i lavoratori. L'esperienza ci insegna che i due anni di cassa integrazione sono l'anticamera del licenziamento".

La fusione di cui si parla, avvenuta lo scorso giugno, è quella con Seat Pagine Gialle, attiva in un mercato cartaceo che nei tempi attuali trova sempre più difficoltà a restare a galla. "La fusione è nata dalla necessità di Italiaonline di entrare in borsa - afferma Stefano Del Punta di Silc Cgil - ne è seguita la necessità di tagliare, senza tenere conto della professionalità". Per i lavoratori pisani quello che stride con la situazione della sede di Navacchio, considerata strategica, è la motivazione che è stata data dall'azienda, cioè per affrontare un piano di riorganizzazione da "azienda editoriale su carta ad azienda digitale". "Ma noi qui siamo già digitali - affermano i dipendenti nel corso del sit-in al Polo di Navacchio - qui è nato il primo motore di ricerca italiano 'Arianna', e poi ancora 'Digiland', una delle principali comunità virtuali, fino ad arrivare al portale 'Libero' con la sua piattaforma di mail. Noi siamo già digitali. La motivazione presenta molte contraddizioni con la nostra situazione".

Cassa integrazione a Italiaonline: lavoratori in sciopero a Navacchio

Per quanto riguarda le cifre nella sede di Navacchio, sono otto su un totale di 34 i lavoratori che rischiano la cassa integrazione a zero ore, mentre altri sette sono a tempo determinato con contratto di apprendistato in scadenza a dicembre. "Il loro contratto potrebbe non essere rinnovato - ipotizzano i dipendenti - oppure sì, sono giovani e potrebbero avere un costo minore per l'azienda. Al momento però di certo non c'è niente. La situazione potrebbe essere però peggiore di quella che ci è stata presentata: non sappiamo ad esempio se sono previsti lavoratori in cassa integrazione a rotazione". Come non sembrano esserci aperture da parte dell'azienda. Di certo è che un futuro licenziamento sarebbe drammatico soprattutto per i dipendenti della fascia 'di mezzo', uomini e donne sui 50 anni troppo giovani per la pensione ma già fuori dai giochi per trovare con facilità un nuovo impiego.

"A Roma chiederemo una diminuzione del numero di persone (700) per le quali è prevista la cassa integrazione - conclude Del Punta di Silc Cgil - oltre ad un calo dei numeri di quelle a zero ore. Infine avanzeremo la richiesta di un piano industriale serio". 

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