Gli studenti del liceo 'Buonarroti' in corteo: "Stanchi delle istituzioni che ci ignorano, la scuola cade a pezzi"
Gli studenti hanno manifestato sotto il palazzo della Provincia per chiedere spazi e fondi per la ristrutturazione dell'edificio scolastico
Proseguono le mobilitazioni degli studenti a Pisa. Dopo l'occupazione del Liceo Dini, questa mattina, 22 novembre, sono scesi in strada gli studenti del 'Buonarroti', in corteo dal complesso Marchesi alla sede dell'ente provinciale.
"Noi siamo tutti qua, siamo scesi davanti alla nostra scuola e poi sotto la Provincia come atto di protesta, perché siamo stanchi, stanchi delle promesse che la Provincia ci fa e che non vengono mai attuate, stanchi delle istituzioni che ci ignorano e ci mettono all’ultimo posto nella scala delle priorità sia prima che dopo questa pandemia, stanchi dei fondi che non vengono spesi per la ristrutturazione della nostra struttura che cade a pezzi, che ci fa passare 6 ore della nostra giornata non in sicurezza - denunciano gli studenti - noi siamo qui perché ci crediamo, perché la nostra scuola deve essere uno spazio al nostro livello e che soddisfi le nostre necessità, e siamo qui per tutte le scuole in italia che sono nella nostra stessa situazione, e sono tante. Quindi crediamoci, perché questo è l’inizio di qualcosa di grande. Vedete i movimenti che stanno portando avanti a Firenze, dove due giorni fa hanno manifestato in tantissimi insieme ai lavoratori GKN, occupando varie scuole. Dobbiamo essere pronti per farci ascoltare da queste istituzioni che ci fanno tante promesse ma che poi non fanno mai niente nel concreto. Abbiamo visto dei cambiamenti? Siamo entrati a scuola quest’anno non sapendo le modalità del rientro e ciò è inaccettabile. Siamo di nuovo sotto la provincia per ribadirlo, per dire che le istituzioni non saranno più in grado di ignorarci perché torneremo più e più volte".
Mancanza aule e spazi: è presidio permanente (VIDEO)
Solidarietà agli studenti arriva da Rifondazione Comunista: "La rivendicazione fondamentale, che condividiamo e appoggiamo, è quella del diritto allo studio che in questo inizio di anno scolastico è stato ulteriormente messo a dura prova per mancanza di aule e spazi adeguati a svolgere le attività didattiche e laboratoriali. In molte scuole vi è carenza di aule e laboratori inadeguati o assenti, vi sono responsabilità politiche nazionali, ma anche della Provincia e del Comune che denunciamo da tempo: la città è piena di spazi pubblici inutilizzati che, se individuati e recuperati per tempo, avrebbero dato risposte al bisogno delle nostre scuole. Rifondazione Comunista è e sarà sempre al fianco di questi studenti e studentesse, che conoscono il valore della mobilitazione e della lotta, in contrapposizione agli atti vandalici controproducenti per gli obiettivi da raggiungere".