Manifestazione per le vie del centro: studenti mobilitati contro il Governo
Circa 500 studenti hanno sfilato sui Lungarni per protestare contro i tagli alla scuola pubblica: presenti molti alunni delle scuole superiori, pochi gli universitari. Lancio di uova contro le vetrine delle banche
"Se non cambierà, bloccheremo la città!". E' il grido accorato dei 500 studenti che oggi hanno invaso le vie di Pisa per la manifestazione contro gli ultimi provvedimenti e tagli del Governo nell'ambito scolastico.
Il raduno è partito da Piazza Sant'Antonio, è proseguito per i Lungarni e terminato in Piazza Garibaldi.
La manifestazione era stata annunciata da tempo ma forse poco pubblicizzata, a detta di molti presenti. Infatti i giovani che hanno aderito vengono soprattutto dai licei e dall'istituto d'arte. Poca affluenza da parte degli universitari.
Con il sottofondo degli Ska-P, Sud Sound System e Caparezza, i ragazzi propongono una revisione delle risorse statali. Queste risorse, per gli studenti, dovrebbero essere ricavate da un abbattimento delle spese militari, dall'eliminazione dei privilegi del Vaticano, da un azzeramento dei finanziamenti pubblici per le scuole private e dalla tassazione delle rendite sui grandi patrimoni: diversi miliardi di euro l'anno che sarebbero spesi meglio per l'istruzione.
Oggi, i tagli sulla scuola hanno portato gli studenti di ben 100 città italiane a scendere in piazza per far sentire la propria voce: slogan contro il Governo, il ministro Gelmini e contro Berlusconi. A Firenze circa 5.000 giovani, in rappresentanza di una cinquantina di scuole secondarie del capoluogo, ma anche di Empoli, Sesto Fiorentino e Pisa. Nella città della Torre il sit-in di protesta si è svolto in maniera pacifica, eccezion fatta per il lancio di uova piene di vernice contro le vetrine di qualche banca.
GLI STUDENTI ALZANO LA VOCE. Una camionetta ha aperto il corteo. Sopra i rappresentanti dei collettivi e associazioni si alternano per incitare la folla e spiegare cosa li porta a urlare il loro dissenso.
La poca presenza di universitari non è passata inosservata e i cori e le urla non sono tardati ad arrivare: "Ragazzi, dove sono i nostri colleghi universitari? Hanno un po' troppo sonno!" grida una giovane liceale con il megafono.
"Gli studenti medi sono sempre più reattivi e combattivi, in previsione del futuro universitario" spiega una ragazza del C.U.A (Collettivo Universitario Autonomo). Dalle facoltà si mobilitano dopo che c'è un forte substrato di protesta generale". Infatti Francesca, una studentessa pisana dell'alberghiero, puntualizza che quest'anno bisogna aspettarsi un grande movimento di protesta e afferma: "Sono sicura che le fiamma accesa dagli studenti cileni, londinesi e della Val di Susa continuerà a stare accesa simbolicamente in tutta Italia".
Gli argomenti sono tanti e i problemi per cui mobilitarsi e protestare sono altrettanti. I manifestanti non si sentono minimamente tutelati dall'attuale Governo e prospettano un futuro lavorativo difficile, all'insegna del precariato. "Tutti i nodi vengono al pettine - ad affermarlo è Marcello del C.U.A - non ci sono alternative di governo e l'unica strada da intraprendere è quella che ci viene indicata dalla piazza, ovvero manifestare".
Oltre alla preoccupazione per il futuro, la vivacità degli studenti viene dimostrata pacificamente, episodio delle uova a parte, per tutta Pisa. Speranza, ostinazione e allegria. "Tutti uniti contro la crisi" urlano in massa con le braccia al cielo e le bandiere al vento.
FEDERAZIONE DEGLI STUDENTI DI PISA E FRONTE PONTEDERESE PER L'INFORMAZIONE E LA CULTURA. Hanno partecipato al corteo ma non è affatto piaciuto il gesto del lancio delle uova intrapreso da un gruppetto di ragazzi. "Quest'oggi alcuni studenti, tirando uova e vernice contro le banche e provocando le forze dell'ordine, si sono mostrati proprio come gli stereotipi con cui i mass media dipingono i movimenti studenteschi - si legge in un comunicato - eppure coloro che hanno fatto queste azioni non rappresentano gli studenti, non rappresentano i ragazzi che in questi anni hanno lavorato e faticato per iniziative che hanno portato cultura e non danni, per mostrare che gli studenti protestano perché ci tengono al loro futuro e non perché vogliono saltare scuola. E' proprio per dare voce a tutti gli studenti amareggiati da atteggiamenti che distruggono impegno e lavoro messo nel tempo che la “Federazione degli Studenti di Pisa” e il “Fronte Pontederese per l'Informazione e la Cultura” si dissociano completamente da tutti i gesti assurdi successi quest'oggi, ricordando che il movimento studentesco si basa sul principio della non violenza".