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Cronaca Pomarance

Tagli alla geotermia, il territorio si organizza: in piazza il 1° dicembre

Una manifestazione contro la proposta del governo di tagliare gli incentivi all'importante settore che dà lavoro ad oltre 3mila persone

Si svolgerà il prossimo 1 dicembre a Larderello (Pomarance) la manifestazione pubblica, lanciata attraverso la pagina Facebook 'Sì Geotermia', contro la proposta del governo di escludere la geotermia dalle energie rinnovabili e di conseguenza di tagliare gli incentivi. Una decisione che ha fatto sobbalzare anche il presidente della Regione Enrico Rossi che, in una lettera al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, ha sottolineato le ripercussioni soprattutto per la regione dove sarebbero a rischio oltre tremila posti di lavoro.
Sulla proposta dell'esecutivo è intervenuto anche il Partito Democratico con i consiglieri regionalei Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni.

"Siccome Toscana e geotermia sono un binomio inscindibile, l’abolizione degli incentivi sulla geotermia, decretata dal vicepremier Di Maio, è un attacco diretto e durissimo alla Toscana e alla ValdiCecina - sottolinea Pieroni, che sostiene la manifestazione del 1° dicembre - insipienza o scelta voluta? Forse entrambe! L’eliminazione degli incentivi per la geotermia significa la morte di un vasto territorio, che attraversa le province di Pisa, Siena e Grosseto, se è vero come è vero che le ricadute economiche del settore valgono circa 300 milioni di euro e danno lavoro complessivamente ad altre 2mila persone! Bloccare la geotermia significa far arretrare la Toscana rispetto agli obiettivi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, se è vero come è vero che il 31% dell’energia elettrica consumata dai Toscani viene prodotta grazie alle centrali geotermoelettriche. Con cosa sostituiremmo il vapore? Con il petrolio, con il gas?".

"E’ paradossale poi che, nel mentre il Movimento Cinque Stelle si fa paladino di politiche volte alla riduzione dell’impatto ambientale, comprometta proprio il futuro della geotermia, che è fonte di energia rinnovabile e sicura, gestita e valorizzata da 200 anni - prosegue Pieroni - il mix tra fine degli incentivi e scadenza delle concessioni prevista al 2024 rischia di essere letale proprio per quella Toscana interna sulla quale si vuole investire per arginare spopolamento, invecchiamento, desertificazione dei servizi e disoccupazione.  Chiudere la geotermia vorrebbe dire il venir meno di 30 milioni di euro annui ai Comuni dell’area tradizionale per lo sviluppo dei territori geotermici, destinati ad opere pubbliche ed infrastrutture con la regia del Cosvig". "ARPAT ha ribadito più volte, sulla base di campionamenti ed indagini, che la geotermia non causa danni alla salute, anzi capta e riduce le emissioni naturali di CO2 che si manifestano spontaneamente, facendola diventare una risorsa - aggiunge Pieroni - l’attività geotermica è incubatore di know-how, ricerca, innovazione, per cui la geotermia nel mondo è rigorosamente made in italy, anzi made in Valdicecina". "In assenza di un ripensamento del governo, risulterebbe forse inutile il lavoro, improduttivo e faticoso, che stiamo facendo in Consiglio regionale per approvare, entro l’anno, una nuova legge sulla geotermia che dia certezze e garanzie ai soggetti industriali, al tessuto economico, ai lavoratori, a tutti i cittadini. Confidiamo quindi in un ripensamento ed in una modifica del decreto da parte del Ministro Di Maio e di tutto il governo".

Interviene sulla questione anche Confesercenti. "Ancora una volta il futuro della geotermia in Valdicecina è a rischio. A rischio di conseguenza i posti di lavoro diretti e dell’indotto. Una intera economia sarebbe in ginocchio visto che ne risentirebbe anche il piccolo commercio che sta resistendo nonostante la crisi non sia ancora stata messa alle spalle”. A parlare sono per l'associazione di categoria, il presidente Valdicecina Marco Migliorini e la coordinatrice di Pomarance Giuseppina Spinelli. “Ancora una volta le geotermia viene messa nel mirino - dicono ancora Migliorini e Spinelli - una energia pulita che dà lavoro a quasi 3.000 persone tra addetti diretti, fornitori e piccolo commercio che ovviamente lavora con le persone del posto. Come associazione siamo pronti a mobilitarci in tutte le sedi istituzionali, con i parlamentari eletti nei nostri collegi, per spiegare il valore di questo settore e di conseguenza la necessità di rivedere il provvedimento. Pronti anche a sostenere azioni locali promosse dai nostri amministratori”. Confesercenti ha annunciato la sua presenza alla manifestazione del prossimo 1° dicembre sia con la coordinatrice Giuseppina Spinelli che con il proprio presidente imprenditoria giovanile Jonni Guarguaglini: “La sostenibilità della fonte energetica nasce dal valore ambientale - dichiara Guarguaglini - economico e turistico che ne sviluppa. Questa è la geotermia per il nostro territorio, un valore aggiunto imprescindibile per la Valdicecina”.

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