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Cronaca

Destra a Marina di Pisa, antifascisti in centro città e studenti in Fossabanda: nessun disordine

Si temevano disordini per la contemporanea presenza in città di tre diverse manifestazioni e invece, quella di sabato, è stata una giornata che si è conclusa senza scontri e tensioni

Movimenti e partiti di destra e di estrema destra a Marina. Presidio antifascista in centro a Pisa. Manifestazione degli studenti a Santa Croce in Fossabanda. Si temevano disordini per la contemporanea presenza in città di 3 diverse manifestazioni e invece tutto è filato liscio.

Il Presidio tricolore, lanciato da una serie di sigle e partiti politici di destra e di estrema destra (Fratelli d'Italia, Ronin Pisa, Casaggi e Gioventù Nazionale), si è svolto regolarmente alle 18 sul lungomare di Marina di Pisa e ha visto la partecipazione di una trentina di persone. Il luogo della manifestazione, inizialmente prevista in Santa Croce Fossabanda e poi spostata per ragioni di sicurezza, è rimasto però rimasto 'top secret' fino al termine della protesta, proprio per evitare scontri e disordini.

La contro manifestazione antifascista, a cui hanno preso parte tutta una serie di sigle e movimenti di sinistra e estrema sinistra ((Rete dei Comunisti, Cobas Pisa, Circolo agorà Pisa, Unione Sindacale di Base, Circolo comunista Gramsci-Berlinguer, Giovani Comunisti Prc, Ross@Pisa, Sinistra per, Aula R, Pcl, Una città in Comune-Prc), è invece iniziata alle 16 in Piazza XX Settembre, dove si sono riunite una settantina di persone, e si è conclusa intorno alle 18.30 sempre sotto al municipio.

Sempre alle 16, in contemporanea con il presidio antifascista, si è svolta in Santa Croce in Fossabanda una terza manifestazione organizzata questa volta dal Collettivo Autonomo Universitario di Pisa per richiamare l'attenzione sul destino dell'ex albergo considerato "un'importante risorsa per il diritto allo studio in città". Anche in questo caso il presidio, a cui hanno preso parte una trentina di persone, si è concluso senza disordini.

"Dopo la giornata di ieri, abbiamo appreso ancora una volta di più, che c’è chi può o non può parlare - affermano in una nota Ronin Pisa e Casaggì, delusi per il cambio location e lo spostamento sul litorale della loro manifestazione, a distanza di sicurezza dal centro storico pisano - che sia ancora chiaro, alla cittadinanza e a tutti i pisani, che fosse stato per noi, ieri, saremmo stati in una piazza della nostra città, non ci fanno timore questi nuovi inquisitori, questi propagatori di pensiero unico. Che questi signori sappiano che le idee non si processano. Ma da persone responsabili quali siamo, abbiamo accettato di andare a Marina di Pisa, in mezzo al nulla totale e quello che più ci dispiace è che forse qualcuno, fra i cittadini pisani, sarebbe stato interessato ad apprendere e sapere le nostre proposte, le nostre soluzioni".

"La cosa, però, che ci rende più perplessi è vedere manifestare alcune sigle sindacali, contro di noi - proseguono i due movimenti di destra - il governo Renzi ha svenduto i diritti dei lavoratori e le arterie vitali dell’economia nazionale, ma loro hanno ritenuto opportuno manifestare contro chi chiede giustizia sociale e non contro quella porcheria totale che è il Jobs Act o le delocalizzazioni delle tante aziende che stanno chiudendo i battenti nei nostri territori. Ma, d’altronde, non eravamo noi i servi del Capitale?".

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