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Cronaca

Premiata a Milano la storia dell'impresa sfiorata dai 'ragazzi pisani' al Lenin Peak

Marcello Villani ha ricevuto dalle mani del recordman Simone Moro il Garmin Beat Yesterday Awards 2022

L'impresa che non riesce perché il maltempo dice "no", ma un viaggio che è l'opposto di un fallimento: è crescita e scoperta. E' la montagna. L'avventura dei 'ragazzi pisani' Marcello Villani e Francesco Saviozzi al Lenin Peak, non culminata con la conquista dei 7mila metri, è alla base di un premio ritirato dallo stesso Marcello a Milano, lo scorso primo dicembre: il Garmin Beat Yesterday Awards 2022. La nota multinazionale della tecnologia GPS e di prodotti per lo sport infatti, da sette anni, promuove le storie di persone 'comuni' che diventano straordinarie, celebrandole in un appuntamento annuale con premiazioni effettuate da vip del mondo dello sport e non solo. 

In questo contesto di spessore una piazza d'onore è toccata proprio a Marcello, la cui esperienza è stata selezionata insieme ad altri 4 'racconti' provenienti da tutto lo Stivale. Il riconoscimento gli è stato consegnato da Simone Moro, alpinista detentore del record di prime ascensioni invernali su quattro montagne da ottomila metri, scalatore di otto dei quattordici picchi più alti del mondo. Oltre alla cerimonia serale nella splendida Villa Necchi Campiglio, Marcello è stato anche intervistato con uno speciale montaggio con molte immagini dell'esperienza sul Lenin Peak, video disponibile sul canale YouTube di Garmin (sotto). 

"E' stato più difficile raggiungere il campo 3 sul Lenin Peak che salire sul paco, ero molto emozionato", racconta Marcello. "C'erano tantissimi campioni e un clima davvero bellissimo". Lo sportivo pisano conosceva già il premio Garmin, così ha provato ad inoltrare la candidatura della propria storia, una volta rientrato dal Kirghizistan. Il riconoscimento gli ha permesso di conoscere una leggenda come Simone Moro: "E' venuto da me, mi ha fatto i complimenti per la storia e per il messaggio che dà, sul concetto di rinuncia, tanto caro agli alpinisti. Lui stesso mi ha raccontato che 4 volte ha cercato di conquistare il Manaslu in invernale e non c'è mai riuscito. Parte il 12 per provarlo la quinta volta. E' importante saper rinunciare e tornare a casa vivi. E con tutte le dita. Mi ha fatto molto piacere come chiacchierata". Anche qualche scambio più tecnico: "Gli ho chiesto come fa ad assumere i sali minerali, che con l'acqua calda viene una cosa imbevibile, e lui mi ha risposto 'io uso i tortellini'. E' stato molto divertente".

Come premio Marcello ha riportato a casa una targa ricordo ed un orologio. Quest'ultimo indossato, manco a dirlo, in una maratona - da 42 chilometri di corsa quindi - non molto tempo dopo il rientro in Italia, la Sanremo Marathon, del 5 dicembre. Una passeggiata, dopo i 7mila metri? Non proprio, resta il fatto che l'ha vinta. "E' chiaro che se sono arrivato prima di tutti è perché non si sono iscritti i più forti, però ho avuto anche questa soddisfazione, di tagliare per primo lo striscione del traguardo. E' un dicembre che non scorderò mai...". Le ultime parole, però, sono per l'insegnamento più importante che il Lenin Peak ha lasciato: "Rinunciare è un vero e proprio valore. Bisogna saperlo fare, imparare a farlo. Chi decide di rinunciare lo fa perché capisce che non c'è nessun'altra opzione, nonostante il sacrificio o il dispiacere che comporta".

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