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Cronaca

Coronavirus, via libera dell'Iss: "Sì alle mascherine fatte in casa, purché multistrato"

Sì all'uso di mascherine confezionate in proprio da parte dei cittadini per uso comune: lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro

Sì alle mascherine fatte in casa dai cittadini "per uso comune e purché siano multistrato". Come riporta Today.it per contenere la diffusione del contagio tra la popolazione durante la fase 2 dell'emergenza coronavirus, "sono raccomandate le mascherine di comunità, multistrato che si possono anche confezionare in casa, fermo restando che invece i modelli piu sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per un uso diverso e da limitare a situazioni specifiche".

Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, ha fatto chiarezza sull'uso delle mascherine nel punto stampa all'Iss sull'andamento dell'epidemia, specificando che in questa nuova fase in cui molti lavoratori sono tornati in servizio "su questo tema non si può comunque generalizzare, ma vanno analizzati singoli casi e singole esigenze". Via libera dunque alle mascherine confezionate in proprio da parte dei cittadini: "A livello di popolazione - ha precisato Brusaferro - è quello che viene raccomandato anche a livello internazionale, come indicano i video diffusi dai Centers for desease controll: devono essere multistrato. L'obiettivo è proprio quello di aderire intorno al cavo orale facendo in modo che le nostre goccioline vengano contenute all'interno, non esponendo chi ci sta accanto a rischi".

Sempre sul tema, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità ha precisato che le mascherine Ffp2 ed Ffp3, che rientrano nella categoria dei dispositivi di protezione individuale, "hanno una tipologia di costruzione che previene le trasmissioni per via aerea, quindi hanno una complessità più elevata del livello di trasmissione. Vengono raccomandate in campo sanitario laddove c'è il pericolo di essere esposti a pazienti ad alto rischio, ed anche in altri contesti sono raccomandate solo laddove ci sono rischi specifici. Non sono, invece, raccomandate per i comuni cittadini o per le normali attività. Altra cosa sono invece le mascherine per la popolazione, vale a dire quelle di comunità che non hanno standard specifici ma che servono fondamentalmente a contenere le nostre goccioline. Indossandole, proteggiamo gli altri".

Per quanto riguarda la protezione sui luoghi di lavoro, Brusaferro ha ricordato che "c'è un medico competente e c'è un responsabile per la sicurezza": "Il medico competente valuta il rischio specifico del lavoratore in base al settore in cui opera e alla mansione che svolge, e in base a questo rischio indicherà il Dispositivo di protezione individuale (Dpi) più adatto".

Fonte: Today.it

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