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Cronaca

Matteo Giusti confermato alla guida della CNA territoriale di Pisa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

 “E’ la mia prima vera Assemblea Elettiva. E oggi, per me, non è un punto di arrivo!” - ecco come Matteo Giusti ha esordito nella sua relazione programmatica di fronte agli iscritti, alle  autorità e alle altre organizzazioni nel Salone Ricci della Camera di Commercio di Pisa sabato mattina.

Alla presentazione pubblica di Matteo Giusti sono intervenuti il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, la vice presidente della Provincia Giulia Deidda, il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini.

Ha svolto l’intervento conclusivo il vicepresidente nazionale CNA Andrea Di Benedetto che è stato confermato anche nella presidenza della CNA territoriale di Pisa insieme a Elena Fariello, mentre i nuovi ingressi sono stati: Francesco Oppedisano, Luca Benedettini, Marco Ammannati  e Rossella Giannotti.

“Da qui si parte per una nuova stagione di lavoro e di impegno serio – ha incalzato Matteo Giusti - insieme al nuovo e rinnovato gruppo dirigente che è uscito dalle Assemblee elettive di mestiere e alla squadra di dipendenti, tecnici e funzionari che, non ho dubbi, continuerà a supportarci con professionalità e dedizione. Ecco, se dovessi darmi un unico traguardo da qui alla prossima Assemblea Elettiva, vorrei poter dire fra quattro anni: “le nostre aziende e i nostri imprenditori sono molto più orgogliosi di appartenere a questa associazione di quanto lo erano nel 2017”. 

“Siamo una organizzazione profondamente democratica e prima di arrivare qui davanti a tutti voi abbiamo organizzato e gestito 18 Assemblee di Mestiere, 2 Assemblee di Raggruppamenti di Interesse (Giovani Imprenditori e Donne imprenditrici), 4 Assemblee Zonali (area Pisana, Area Valdera, Area Valdicecina e Area Cuoio), l’Assemblea di CNA Pensionati. Abbiamo eletto n.18 portavoce di Mestiere, n. 4 Presidenti di zona, il Presidente di CNA Pensionati. Ciascuno di questi Portavoce e Presidenti sarà coadiuvato da Uffici di Presidenza che coinvolgono oltre 150 Imprenditori anch’essi individuati ed eletti nelle varie assemblee. Sono stati nominati n. 52 Delegati per l’assemblea provinciale elettiva in aggiunta ai 25 membri di diritto, n. 33 Imprenditori delegati per le Assemblee delle Unioni Regionali CNA in aggiunta ai 18 Portavoce che vi partecipano di diritto. E’ stato un autentico” tour de force” di un paio di mesi che, oltre al sottoscritto, ha visto impegnata tutta la nostra struttura, in particolare i Funzionari coordinati dal Direttore Generale. Ieri pomeriggio si è svolta la nostra Assemblea Elettiva e io, Matteo Giusti, sono stato eletto Presidente Territoriale all’unanimità. Mi affiancheranno i 6 Imprenditori dell’ufficio di Presidenza e i 30 della Direzione”.

I numeri e la rappresentanza

“Siamo tanti!! - ha fatto notare Giusti - Negli ultimi tre anni, purtroppo, molte nostre aziende hanno pagato a caro prezzo la crisi, hanno chiuso, sono fallite, hanno messo in liquidazione l’attività, hanno avviato procedure concorsuali o, talvolta, hanno abbandonato l’Associazione perché semplicemente il pagamento della pur ridotta quota annuale, era diventato un problema…..Nonostante questa terribile situazione, la nostra Associazione è cresciuta in valori assoluti: 2600 aziende iscritte nel 2014, 2800 nel 2016 con 3.200 imprenditori associati nel 2014 e quasi 3.400 nel 2016. A questi vanno aggiunti i quasi 3.000 ex imprenditori iscritti stabilmente alla nostra CNA Pensionati.

In questi ultimi due anni di mia presidenza ci siamo impegnati con convinzione e determinazione per recuperare un rapporto costruttivo con le Istituzioni del nostro territorio e qualcosa abbiamo ottenuto, penso alla sottoscrizione di numerosi Protocolli di Intesa in materia di appalti con i Comuni del nostro territorio, ma c’è ancora molto da fare e su questo terreno impegnerò prioritariamente la mia Presidenza. Certamente non potremo più consentire a nessun Sindaco o Assessore di scaricare sulla struttura tecnica il tema della concertazione e del confronto con la nostra Associazione. Ciascuno si prenda le sue responsabilità facendo in modo che il messaggio arrivi “forte e chiaro” ai Dirigenti Pubblici e alle strutture operative.

Chiediamo maggiori investimenti

Il problema è la carenza della domanda e non la rigidità dell’offerta. Il moltiplicatore fiscale degli investimenti è di due-tre volte maggiore di quello della riduzione delle imposte che in realtà è inferiore all’unità. Serve quindi un incremento netto degli investimenti di almeno ½ punto di PIL l’anno per almeno tre anni per finanziare un grande piano per il sostegno delle MPMI, del lavoro e per l’ambiente. I settori di intervento più utili ed urgenti dovrebbero essere quelli della manutenzione urbana delle nostre città con priorità assoluta alle aree colpite da eventi catastrofici, della messa in sicurezza del territorio, della prevenzione contro il dissesto idrogeologico, della viabilità minore, della messa in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado, delle bonifiche dei siti inquinati

Chiediamo la riduzione delle tasse

La nostra organizzazione calcola oramai da molti anni il giorno nel quale smettiamo di lavorare per pagare tasse, contributi e oneri vari: siamo oltre la metà del mese di agosto!!! Due terzi della ricchezza che produciamo, noi la vediamo soltanto passare dalle nostre casse a quelle dello Stato: non va bene, non possiamo più andare avanti così!!! Ovviamente, per noi, la lotta all’evasione risulterà efficace solo quando ciò produrrà, davvero, una riduzione del carico fiscale sulle imprese che rappresentiamo e sui cittadini che pagano puntualmente le tasse. Finora non è ancora mai successo!!!.

Chiediamo la lotta criminalità, più legalità e controllo del territorio

Un altro tema collegato al precedente e sul quale intendo posizionare in modo chiaro la nostra Associazione è quello della Legalità, dell’Etica e della lotta alla criminalità organizzata che in epoca di globalizzazione, dobbiamo dircelo, riguarda da vicino anche i nostri civilissimi territori.

Cosa faremo

“E’ necessario che anche la nostra organizzazione cambi pelle e aggiorni le chiavi di lettura e le categorie con le quali cerca di interpretare il proprio ruolo per la tutela degli interessi dei nostri associati. – Ha continuato ad argomentare Giusti - dobbiamo agire sia al nostro interno sia nella percezione di noi che si ha all’esterno. Occorre mettersi da subito a lavorare per costruire una nuova visione del futuro condivisa dalle nostre imprese e dai nostri imprenditori ampliando il più possibile gli spazi per il loro coinvolgimento, soprattutto di quelli più propensi all’innovazione, i nostri piccoli e grandi campioni (e sono tanti) che fanno della qualità, dell’etica d’impresa, della legalità e della responsabilità sociale, gli assi portanti delle loro attività. Dobbiamo assolutamente recuperare l’orgoglio di essere imprenditori, contrastando con forza l’idea diffusa, sbagliata e anche offensiva che ci disegna come una congrega di persone dedite esclusivamente alla tutela dei propri interessi personali, elusori per definizione, evasori tutte le volte che possono. Noi non siamo questo, siamo persone con idee e coraggio, con sogni, aspirazioni e idealità; certo anche noi ricerchiamo il benessere e la tranquillità economica, ma non prendiamo soltanto, restituiamo molto ai nostri territori in termini di ricchezza e lavoro, facciamo impresa nel luogo in cui viviamo e questo fa si, in buona sostanza, cha la nostra Associazione, pur nella diversità dei ruoli, sia partner leale, credibile, garanzia per chiunque abbia a cuore la crescita armonica sul piano economico e sociale del nostro territorio; non solo imprenditori, ma cittadini!”.

Le proposte in sintesi. Noi vogliamo:

· ottenere le migliori condizioni per lo sviluppo delle nostre imprese: fisco, credito, energia, lavoro, semplificazione della burocrazia;

· collaborare con i governi locali, regionali, nazionali ed europei per la ripresa dell’economia, lo sviluppo dell’occupazione, la rigenerazione delle città, il rilancio del turismo, l’innovazione;

· uno Stato moderno, democratico, inclusivo, snello, efficace, efficiente, che investe nello sviluppo e nella formazione;

· essere in Europa e nel mondo con la nostra intelligenza, creatività, passione;

· valorizzare nei giovani spirito imprenditoriale, competenze, idee, creatività;

· rafforzare la connessione tra imprese e cittadini ripensando un nuovo modello di welfare;

· essere il futuro dell’Italia che lavora, produce, innova, investe, crea ricchezza e bellezza.

Il Manifesto delle Imprese

· Siamo gli imprenditori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e del turismo; siamo i lavoratori autonomi e i professionisti;

· Siamo gli imprenditori che operano sul mercato concorrenziale, senza privilegi, sussidi, protezioni;

· Siamo gli imprenditori che rischiano, investono e lavorano nelle proprie imprese, animati da una profonda etica del lavoro;

· Siamo gli imprenditori che sostengono la legalità, la professionalità e la competenza. Disponibili e corretti nei rapporti con clienti e fornitori;

· Siamo gli imprenditori del territorio che animano e rendono attrattive le città e consentono di godere delle bellezze artistiche e paesaggistiche dell’Italia;

· Siamo gli imprenditori che conoscono il valore del territorio e rispettano l’ambiente;

· Siamo gli imprenditori dell’economia reale che creano valore attraverso la qualità e la bellezza dei loro prodotti e fanno grande il Made in Italy nel mondo;

· Siamo gli imprenditori che creano occupazione, integrano i lavoratori stranieri, trasmettono arti e mestieri e valorizzano le capacità e l’impegno dei propri collaboratori;

· Siamo gli imprenditori che sostengono l’economia e lo sviluppo del Paese, adattandosi con flessibilità ai cicli economici, attraverso l’innovazione tecnologica;

· Siamo gli imprenditori che si riconoscono in CNA, una grande rete di imprese italiane.


Le conclusioni del presidente CNA PISA Matteo Giusti

“C’è davvero tanta carne al fuoco, roba da far tremare i polsi, ma ogni viaggio inizia sempre con il primo passo e saremo vincenti se questo primo passo lo faremo insieme, all’unisono. Per parte mia garantisco la massima trasparenza e disponibilità al confronto aperto e continuo con ciascuno di voi, renderò periodicamente il conto di quello che facciamo. Buon lavoro a tutti noi”.

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