Immagini, letture, installazioni artistiche per celebrare la Giornata della Memoria
Venerdì 27 gennaio evento alla Scuola Superiore Sant'Anna, patrocinato dagli atenei di Pisa. Testimonianza di Eugenio Occorsio, figlio del magistrato ucciso dai neofascisti
La memoria è il talismano per capire il presente e preparare il futuro: è proprio la memoria al centro dell’evento, patrocinato dagli atenei di Pisa, con immagini e letture di allieve, allievi e docenti della Scuola Superiore Sant'Anna, della Scuola Normale Superiore, dell'Università di Pisa, in programma venerdì 27 gennaio con inizio alle ore 14.30 presso l’aula magna della Scuola Superiore Sant'Anna, coordinato da Michele Emdin e Barbara Henry, docenti della Scuola Superiore Sant’Anna.
In apertura sono previsti i messaggi di Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna; di Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore; di Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa. Seguono le letture e testimonianze di storici (Michele Battini, Carlotta Ferrara Degli Uberti, Francesco Morosi), di scienziate politiche e scienziati politici (Barbara Henry, Francesco Strazzari), di artisti (Annick Emdin, Ursula Ferrara), di persone che studiano e lavorano nelle università pisane (Camilla Corino, Piccarda Baccianti, Giuliana Bigongiali, Francesco Ceccarelli, Antonio Di Donato, Vinicio Di Iorio, Chiara Evangelista, Filippo Galli, Elisa Guidi, Alex Isacov, Marco Martinelli, Giulio Santini, Silvia Speriani, Sofia Morabito) e che ricorderanno ciò che è stato (la testimonianza dell'olocausto di omosessuali, ebrei, diversi) e racconteranno ciò che sta avvenendo. Racconteranno l'orrore odierno che attanaglia le popolazioni dell'Iran e, ancora, rifletteranno su come si fa ricerca e su come si interpreta la memoria, sul significato di costruire un laboratorio permanente della memoria. Fra tutte, da sottolineare la testimonianza di Eugenio Occorsio, giornalista di Repubblica, figlio del magistrato ucciso dai neofascisti di Ordine Nuovo, la formazione fondata da Pino Rauti origine di quella costellazione di gruppi che, inneggiando a Mussolini, alla Repubblica Sociale, ai tempi più bui nel nostro paese, si è resa responsabile di stragi e di assassinii.