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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Giordano Bruno, 42

Distretto 42, gli attivisti difendono la ex caserma: "Sgombero non necessario"

E' stata depositata mercoledì in Procura una memoria che vuole cercare di evitare l'imminente sgombero della caserma di via Giordano Bruno. "Non siamo un problema di ordine pubblico" dicono dal Municipio dei Beni Comuni

Non vi è alcuna urgenza per procedere allo sgombero e al sequestro del Distretto 42, tanto più che nei prossimi quindici giorni il bene, con ogni probabilità, sarà trasferito al Comune in base al federalismo demaniale.

È questo il contenuto centrale della memoria che gli avvocati Ezio Menzione e Tiziano Checcoli hanno depositato ieri mattina in Procura invitando il Pubblico Ministero a prendere in considerazione quanto accaduto nelle ultime settimane al Distretto 42, ovvero alla ex Caserma Curtatone e Montanara di via Giordano Bruno, occupata dagli attivisti del Municipio dei Beni Comuni.

"Perché si intende sequestrare un bene che oggettivamente resterà vuoto per decenni viste le difficoltà del mercato immobiliare? - si chiedono gli attivisti - perché si vuole procedere allo sgombero quando il proprietario dell'ex Caserma sta per diventare il Comune di Pisa? Perché si pensa a un blitz delle forze dell’ordine quando il Municipio dei Beni Comuni ha addirittura consegnato un paio di chiavi dell’immobile all’Agenzia del Demanio?".

“Non siamo un problema di ordine pubblico - affermano ancora dal Municipio dei Beni Comuni - ma qualcuno vuole a ogni costo 'invadere' il centro cittadino, magari nelle prime ore della mattina, con blindati e poliziotti per sgomberarci. In tal senso, rinnoviamo il nostro invito al sindaco a prendere una posizione pubblica su quanto sta accadendo”.

"È sempre più lampante - sottolineano gli avvocati Menzione e Checcoli che ieri mattina hanno depositato la memoria in Procura - che né il Comune né il Demanio possano davvero esprimere alcuna emergenza rispetto a un eventuale, prossimo sgombero. E principalmente per questo non è possibile, né tanto meno necessario, pronunciare nessuna urgenza in merito al sequestro del parco 'Don Gallo'. Urgenza che intendiamo non sussistente".

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