rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il Cnr in silenzio per chiedere la pace in Ucraina

Tutto il personale si è fermato per un minuto per manifestare vicinanza alla popolazione colpita dal conflitto

Il personale dell’Area della ricerca di Pisa del Cnr ha raccolto l’invito della presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza ad osservare un minuto di silenzio per il tragico conflitto russo-ucraino. Questo il messaggio inviato da Carrozza: "I drammatici eventi sul conflitto in Ucraina, che in questi giorni tengono l’Europa e il mondo con il fiato sospeso, non ci hanno lasciati indifferenti. La solidarietà incondizionata a coloro che soffrono, la difesa della scienza come volano di pace e sviluppo sono i confini entro i quali si muove il nostro sentire, nella profonda convinzione che libertà di pensiero e azione siano l’unica vera strada da percorrere, l’unica speranza per il nostro presente e per il futuro che consegneremo alle generazioni a venire. Ammutoliti: così ci sentiamo, istintivamente, di fronte a violenza, terrore e soprusi. Ma il silenzio può anche fare molto rumore, se lo riempiamo di significato e valore. Un minuto nel quale, oltre ad esprimere solidarietà per il popolo ucraino, e per tutti i popoli attualmente vittime di guerre e ingiustizie, ci si possa riconoscere come parti di un tutto, come compagni di viaggio, uniti nella pace e nella fiducia per il progresso dell’umanità. Con un pensiero solidale in più in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna. 'Datemi un punto d’appoggio, diceva Archimede, e solleverò il mondo'. Facciamo di noi stessi, di ciascuno di noi, quel punto d’appoggio. E facciamolo insieme, guardandoci negli occhi".

Antonello Provenzale presidente dell’Area del Cnr pisano aggiunge: "Quest’anno la giornata della donna è più triste. Perché pensiamo alle vittime della guerra che si svolge in Europa, pensiamo alle vittime di tutte le guerre, donne, bambini, uomini. Pensiamo alla follia di usare i cannoni al posto delle parole, di non trovare altro modo di risolvere i conflitti se non dandoci la clava gli uni sulla testa degli altri. E' un momento drammatico, che richiede partecipazione al dolore di chi soffre, e fermezza nel perseguire e volere la pace, anche nelle nostre vite, anche con il ruolo che la scienza può e deve avere per costruire un mondo più giusto".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Cnr in silenzio per chiedere la pace in Ucraina

PisaToday è in caricamento