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Cronaca

Misericordia e Panificio Bolognese: "Il Comune sostenga i lavoratori"

Accompagnati dai Cobas gli ormai ex dipendenti dell'Arciconfraternita e dell'azienda sono stati ricevuti in Commissione Consiliare. Richiesto un impegno delle istituzioni per accelerare le procedure per erogare ammortizzatori sociali

Sono stati ascoltati in Commissione Consiliare del Comune di Pisa ieri gli ex lavoratori della Misericordia e del Panificio Bolognese, accompagnati dai Cobas che hanno seguito le loro vicende.

I lavoratori hanno presentato la richiesta di una commissione straordinaria formata da sindaco, prefetto, Direzione provinciale del lavoro e sindacati sulle tematiche inerenti la crisi occupazionale che a Pisa sta producendo ogni settimana licenziamenti e chiusura di attività. La commissione dovrebbe avere il compito di affrontare le emergenze e accelerare i tempi necessari per la erogazione di ammortizzatori sociali, interventi istituzionali, accesso a crediti e finanziamenti.

"Abbiamo chiesto inoltre che sia fatta luce su eventuali debiti di aziende con il Comune di Pisa - sottolineano dai Cobas - dopo anni di varianti urbanistiche a favore dei colossi industriali abbiamo appurato che il Comune è in credito con grandi gruppi industriali, crediti che una volta riscossi dovranno essere investiti a fini sociali e lavorativi. Vogliamo sapere se Misericordia e Panificio Bolognese sono tra le aziende creditrici".

Inoltre per quanto riguarda l'Arciconfraternita, "il sindaco si faccia carico di chiedere un incontro con la Misericordia toscana e con il nuovo commissario straordinario per esigere un piano industriale che da anni manca e senza cui non sarà possibile conservare neppure i 23 posti di lavoro  rimasti dei quasi 70 di 3 anni fa".
Richiesto poi a Marco Filippeschi che si faccia promotore di un appello a sostegno dei lavoratori in crisi e chieda che siano perseguiti con decisione i reati contro i lavoratori "perché la legalità esige il rispetto di quanti lavorano, la tutela dei loro diritti e della equa retribuzione". Infine "il Comune attivi con le associazioni imprenditoriali un fondo di garanzia a tutela dei lavoratori licenziati e dei senza casa. Ci auguriamo - concludono i Cobas - che i consiglieri vogliano recepire quanto da noi detto e si attivino conseguentemente".

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