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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mobilità: ambientalisti replicano agli Amici di Pisa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Presidente degli Amici di Pisa, in un intervento sul Tirreno, appoggia i progetti del Comune di Pisa in materia di mobilità, contestando le nostre critiche. Innanzitutto, occorre utilizzare termini appropriati, pena l'impossibilità di una riflessione seria e rigorosa. Egli infatti definisce il nuovo sistema di trasporto previsto tra la Stazione e l'Ospedale di Cisanello "tranvia", quando invece si tratta di una filovia. Non è una distinzione nominale ma sostanziale: entrambi utilizzano la trazione elettrica, ma il tram è un trasporto su ferro, mentre il filobus è un trasporto su gomma. Diversi studi nazionali ed internazionali dimostrano analiticamente che queste diverse caratteristiche determinano prestazioni energetiche, gestionali ed economiche sensibilmente differenti, nettamente a favore del tram.

Non ci addentriamo in questa sede negli aspetti prettamente tecnici del sistema di trasporto, su cui siamo disponibili comunque a confrontarci pubblicamente anche con gli Amici di Pisa, ma ci limitiamo a segnalare in questa sede, a titolo di esempio, lo strepitoso successo del nuovo tram di Firenze in termini di passeggeri trasportati in confronto al sistema pubblico su gomma esistente in precedenza sulla stessa linea.

Inoltre, i sistemi su gomma, compreso il filobus, per il motivo ovvio che non sono in grado di percorrere i binari ferroviari, non possono integrarsi con il sistema ferroviario dell'area vasta, a differenza invece della tecnologia del tram - treno che noi proponiamo per accrescere in maniera esponenziale gli utenti del servizio pubblico a Pisa.

Per quanto riguarda il people mover poi, francamente non riusciamo a comprendere come possa definirsi "un investimento che pone il nostro aeroporto all'avanguardia in fatto di collegamento con la ferrovia" un mezzo che aumenta i tempi di percorrenza e i disagi dello spostamento tra stazione e aeroporto rispetto alla attuale navetta ferroviaria. L'utente che arriva alla stazione, dovrà infatti, scendere dal treno, raggiungere il lontano sottopasso che conduce al lontanissimo ultimo binario della fermata del people mover, salire sul mezzo e raggiungere l'aeroporto dopo la fermata intermedia dei nuovi parcheggi scambiatori.

Per gli stessi motivi non comprendiamo la convenienza per un automobilista di lasciare l'auto nei nuovi parcheggi scambiatori, e sottoporsi poi a una doppia rottura di carico per raggiungere Pisa, considerando peraltro l'alternativa molto più comoda, a ridosso della stazione, del parcheggio sotterraneo.

Quanto al finanziamento, ricordiamo agli Amici di Pisa che i finanziamenti europei in conto capitale e quelli regionali in conto esercizio che il sistema richiederà in abbondanza, sono tutti a carico dei contribuenti, anche quelli locali.

Considerando la prossima scadenza elettorale sarebbe auspicabile che le forze politiche in competizione per il governo della città promuovessero un confronto costruttivo sulla mobilità urbana, aspetto strategico per il futuro di Pisa.

Terenzio Longobardi

Pierluigi D'Amico

Marco Salardi

Giuseppe Martini

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