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Cronaca

Barbara non ce l'ha fatta: è morta la psichiatra aggredita al Santa Chiara

Nella serata di domenica 23 aprile è stata accertata la morte cerebrale: la dottoressa donerà gli organi. L'omicida è piantonato in carcere

La fiammella della speranza ha brillato fino all'ultimo secondo, con tantissimi colleghi, parenti e conoscenti radunati fuori dall'ingresso dell'ospedale Cisanello. Proprio nessuno voleva arrendersi alla triste decisione del fato e alla brutale violenza. Purtroppo nella tarda serata di domenica 23 aprile, con il comunicato dell'Aoup, la disperazione e il dolore hanno preso il sopravvento su tutte le altre emozioni: Barbara Capovani, la psichiatra di 55 anni massacrata a sprangate all'uscita del lavoro, è morta.

"Sì è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici - si legge nel bollettino diramato dall'Azienda ospedaliera - Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla dottoressa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato". Un ultimo gesto di enorme generosità e bontà, gli stessi tratti che contraddistinguevano il lavoro della professionista nelle strutture ospedaliere e sanitarie pisane, sarà il capitolo finale di una storia assurda che ha gettato nello sconforto l'intera città.

L'autore dell'omicidio, il 35enne Gianluca Paul Seung, è piantonato e guardato a vista al carcere Don Bosco e per il momento si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Il governatore Eugenio Giani, a nome di tutta la Regione, ha rivolto un pensiero alla dottoressa scomparsa: "Riposa in pace Barbara, che la terra ti sia lieve. Tutti abbiamo pregato e sperato che la Dottoressa Barbara Capovani potesse riprendersi dalle ferite atroci e invece ci ha lasciati dopo aver lottato per ore. Dolore profondo della Toscana tutta che ci lascia sgomenti. Ci viene strappata una convinta psichiatra che aveva scelto la sanità pubblica dedicandosi negli anni con generosità, amore e professionalità a centinaia di pazienti. Ma la Dottoressa Capovani era anche una moglie e una mamma, ci stringiamo in particolare a suo marito e ai suoi figli che hanno chiesto la donazione degli organi che aiuteranno a salvare altre vite. Un abbraccio anche ai suoi colleghi e amici. A questo punto non ci resta che augurare buon lavoro alla magistratura perché possa essere assicurato alla giustizia l’infame assassino".

La direttrice della Clinica psichiatrica dell'Università di Pisa, Liliana Dell'Osso, fa sapere che su input della Società italiana di psichiatria "oggi, 24 aprile 2023, alle ore 12 tutti gli operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale in Italia osserveranno due minuti di silenzio e di completa interruzione di ogni attività clinico-assistenziale in ricordo di Barbara Capovani".

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