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Cronaca

Morte di Piero Orsini, il cordoglio dell'Aoup: "Una persona gentile, educata e sensibile"

Il commosso ricordo dei tanti professionisti dell'Azienda pisana che nel corso degli anni lo hanno conosciuto

La morte di Piero Orsini, il 74enne pestato senza un motivo da un 24enne affetto da problemi psichiatrici nel pomeriggio di lunedì 9 gennaio mentre passeggiava in via Bovio, ha scosso l'intera città. La scomparsa del pensionato, ex fisiatra all'interno dell'Aoup, ha toccato nel profondo anche tutti i professionisti che nel corso degli anni hanno lavorato accanto a lui e ne hanno apprezzato le qualità lavorative e umane: "Ciò che gli è accaduto ha sconvolto tutte le persone che, avendo lavorato con lui durante la sua carriera di medico fisiatra in Aoup, lo hanno incontrato e conosciuto come una persona gentile, educata, sensibile, seriamente impegnata nel lavoro e nella ricerca scientifica. Interagiva con gli altri sempre con massima gentilezza ed era immune dall’uso anche della minima violenza: non lo abbiamo mai sentito alzare la voce, né parlare male di colleghi".

Laureato in Medicina e chirurgia, specializzato in Neurologia e riabilitazione, Piero Orsini ha lavorato diversi anni nell’Ospedale di Pisa come medico della riabilitazione fino al raggiungimento della messa in quiescenza. In questa attività ha curato con diligenza e dedizione molte persone con disabilità conseguenti a lesioni neurologiche e ortopediche sia ricoverate nel reparto riabilitativo, sia in consulenza in tutto l’ospedale; inoltre lavorava anche nell’ambulatorio divisionale. Nei primi anni di carriera ha fatto parte del gruppo di lavoro della Scuola di Fisioterapia nata a Pisa negli anni ’70; in particolare era docente esperto nelle funzioni corticali superiori.

Svolgeva con grande entusiasmo questa attività lasciando un’impronta significativa nel percorso di formazione di molti fisioterapisti. Ha sempre studiato e partecipato a gruppi di ricerca sulla riabilitazione, in particolare negli ultimi anni ha collaborato con scienziati afferenti al Cnr e al Centro Piaggio, pubblicando lavori sulla valutazione e riabilitazione strumentale dell’arto superiore compreso l’utilizzo di robot e realtà virtuale. Nonostante l’alto profilo professionale, Piero ha mantenuto sempre una grossa disponibilità ed umiltà con tutte le persone che incontrava nel suo percorso lavorativo, compresi anche i giovani studenti.

Lo ricordano in particolare la dottoressa Giulia Stampacchia, direttore dell’Unità operativa Mielolesi che, in passato, ha lavorato con lui, il dottor Paolo Bongioanni, la dottoressa Adriana Gerini, le fisioterapiste Alessandra Franchini, Mirella Ferrari, Giovanna Mencarini, i medici dell’Unità operativa Malattie infettive Laura Del Bono, Roberta Doria, Simone Ferranti, Silvia Fabiani, Riccardo Iapoce, Andrea Nuccorini, Marina Polidori, Eliana Savalli, Enrico Tagliaferri e il dottor Mauro Giraldi, già direttore medico di presidio, per la grande disponibilità e serietà di approccio nelle consulenze in reparto. Oltre a loro tanti altri operatori sanitari che l’hanno conosciuto nel lavoro in ospedale. "Ai fratelli, uno dei quali è stato a lungo dirigente in Aoup, giungano i sentimenti della più profonda solidarietà e umana vicinanza da parte di tutto l’Ospedale in un momento così terribile".

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