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Cronaca Via del Brennero

Moschea, la Lega contro l'assessore: "Non si farà, si adegui o ne chiederemo le dimissioni"

Dura presa posizione nei confronti di Dringoli dopo il suo intervento in Consiglio Comunale. Sulla vicenda prende posizione anche Nap-FdI: "Massima fiducia, il suo non era un giudizio politico"

"La nostra contrarietà alla costruzione della moschea non è una frivolezza ma un punto fondamentale del nostro programma. Dringoli, come assessore non eletto da nessuno, deve seguire le linee politiche programmatiche con cui ci siamo presentati alle elezioni. Se non si riconosce in certi temi può sempre decidere di farsi da parte autonomamente, altrimenti saremmo costretti a chiederne le dimissioni".

Il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Pisa, Alessandro Bargagna, interviene sulla vicenda della costruzione dell'edificio di culto in via del Brennero. Il tutto dopo che nella seduta dell'assemblea di ieri, martedì 9 ottobre, l'assessore all'Urbanistica, Massimo Dringoli (di nomina 'tecnica') in risposta ad una interpellanza di Ciccio Auletta (Diritti in Comune), aveva affermato che sono in corso approfondimenti sul progetto e che se l'esito di questi sarà positivo la destinazione urbanistica dell'area rimarrà la stessa e quindi la moschea potrà essere realizzata a Porta a Lucca.

Moschea, l'assessore: "Verifiche sul progetto, se è ok si farà"

Un'analisi, quella di Dringoli, che non è però piaciuta agli esponenti della Lega. "Ci siamo presentati ai pisani - si legge ancora nella nota del capogruppo leghista - dicendo che con noi la moschea non si sarebbe costruita e non vogliamo certamente cambiare idea, piaccia o no a Dringoli e a qualche alleato confuso". Una posizione analoga era stata espressa su Facebook, poco dopo l'intervento dell'assessore, anche dal segretario territoriale e deputato leghista Edoardo Ziello. "Se qualche assessore pensa di dare il proprio benestare per la costruzione della moschea di Porta a Lucca sappia che dovrà passare sopra al corpo della Lega. La moschea non si farà e se questo non è condiviso da qualcuno, del governo cittadino, può farsi autonomamente da parte, altrimenti saremmo costretti noi a prenderlo per braccio e ricondurlo fuori dall’amministrazione comunale". 

Diversa la posizione espressa da Nap-FdI che, se da un lato ribadisce "la propria contrarietà alla realizzazione della moschea a Porta a Lucca", dall'altro si "dissocia dalle dichiarazioni e dai toni utilizzati da Ziello nei confronti dell'assessore Dringoli, il quale nel corso della scorsa seduta consiliare ha, in modo completo ed esaustivo, risposto ad un'interpellanza, senza esprimere alcun giudizio politico in merito alla questione della moschea". Il Gruppo NaP-FdI ribadisce quindi "la propria fiducia e il proprio sostegno nei confronti dell'assessore Dringoli, noto e stimato professore e professionista che ricopre con competenza il delicato e complesso ruolo di assessore nel nostro Comune".

La solidarietà del Partito Democratico

"La violenza può assumere molte forme e quella del linguaggio è senza dubbio ormai divenuta un tratto distintivo della Lega". Interviene anche il gruppo consiliare del Pd sulle affermazioni pubblicate dal deputato Ziello su Facebook. "I toni usati dall'onorevole Ziello sono inaccettabili a chiunque siano rivolti: parole non solo arroganti e poco consone ad un rappresentante delle Istituzioni, ma contenenti un messaggio di minaccia che dovrebbe far sollevare l'indignazione di tutti - sottolineano dal Partito Democratico - l’assessore Dringoli, riguardo al tema della moschea, ha solo detto che, se rispettati gli iter e le dovute procedure amministrative, non ci sono problemi a concedere i permessi. Forse la Lega pensa che un amministratore debba dire bugie di fronte all’evidenza? Addirittura con una evidenza 'tecnica'? Ieri in Consiglio Comunale, dopo l'arrivo dell'onorevole, giunto per coordinare i lavori, abbiamo assistito a forzature istituzionali che hanno colpito anche i partiti della stessa maggioranza: il consigliere di Noi Adesso Pisa Maurizio Nerini è stato costretto a ritirare tre mozioni e Forza Italia, in silenzio e molto prima del Pd, ha abbandonato l'aula. Tutto questo mentre la Lega discuteva due mozioni completamente 'vuote' di contenuti e si autoapplaudiva".

"Lo spettacolo è stato indegno e sicuramente poco utile alla città che continua ad aspettare risposte - concludono dal gruppo consiliare di Giuliano Pizzanelli - mentre aspettiamo che la Lega si accorga di non essere su una giostra ribadiamo, come gruppo Pd, la solidarietà all'assessore Dringoli e a tutti quei colleghi che ieri hanno subito l'arroganza e la violenza di un gruppo che poco ha a che vedere con la politica". 

Diritti in Comune: "Il sindaco Conti ancora commissariato da Ziello"

Entra sulla questione anche Diritti in comune, il gruppo consiliare composto da Una citta in comune, Rifondazione Comunista e Possibile, che con una interpellanza ha originato la discussione. "Grazie alla nostra interpellanza discussa ieri in Consiglio Comunale il tentativo di bluff montato da Conti sulla moschea è fallito - sottolineano dal gruppo consiliare di Ciccio Auletta - come era ampiamente prevedibile, la destra che governa la città ne vuole impedire la realizzazione per pura islamofobia; altro che motivazioni legate al traffico o a problemi idrogeologici, come scritto nell'atto di indirizzo approvato nelle scorse settimane dalla Giunta. L'assessore all’Urbanistica ha provato a reggere la montatura delle criticità urbanistiche ma non avendo uno straccio di argomentazione supportata da studi e dati ha dovuto alla fine riconoscere che nulla osta alla realizzazione di questa struttura".

"A fronte di ciò, l'integralismo leghista si è scatenato e l’onorevole Ziello senza mezzi termini ha chiesto la testa dell’assessore poche ore dopo il Consiglio Comunale, dando anche un ultimatum agli alleati e al sindaco - affermano da Diritti in comune - nei fatti, Conti viene ancora una volta commissariato, facendo l'ennesima figura del fantoccio. L’operazione di usare Dringoli come foglia di fico per ripulire una campagna anticostituzionale come quella contro la moschea viene sbugiardata da Ziello che spiega chi comanda in Giunta a Pisa e chi decide assessori e deleghe".

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