rotate-mobile
Cronaca

Multata per aver viaggiato con l'auto con targa straniera: "Vittima di ingiustizia"

A parlare è una delle prime due persone sanzionate in città dopo l'entrata in vigore del Decreto Sicurezza: "Vivo a Pisa da 13 anni e da 9 l'auto è registrata a Pisamo. Nessuno mi ha avvertito delle nuove norme"

"Mi sento vittima di un'ingiustizia". A parlare è la ragazza greca che sabato mattina è stata multata dalla Polizia Municipale di Pisa per aver circolato in città con una macchina con targa straniera. Si tratta delle prime sanzioni applicate a Pisa sulla base della norma contenuta nel 'Decreto Sicurezza'. In sostanza: chi risiede in Italia da oltre 60 giorni non può circolare con un veicolo targato oltre frontiera.

"Vivo in zona aeroporto - racconta la giovane, studentessa di Medicina e cameriera in un ristorante della città, che preferisce però rimanere anonima - e sabato mattina sono stata fermata da 2 vigili sul cavalcavia, a nemmeno 200 metri da casa, mentre con la mia macchina stavo andando a fare la spesa. Una volta che ho consegnato agli agenti i documenti sono partite le chiamate. Dopo poco mi hanno detto che se non avessi immediatamente pagato la multa di 500 euro la mia macchina sarebbe stata accompagnata da un carro attrezzi fino ad Ancona per poi essere espatriata in Grecia. Il tutto a mie spese. Non avendo questa somma con me sono stata costretta a chiamare il mio datore di lavoro che ha pagato subito le sanzione per me".

Il mezzo, una Seat ibiza del 2007, si trova ora in fermo amministrativo. "In sostanza - prosegue la ragazza - la macchina è in garage ma non posso utilizzarla fino a che non viene messa in regola, con la carta di circolazione e la targa che sono ora nelle mani della Polizia. A questo punto ho tempo 180 giorni per mettere una targa italiana o far rimpatriare il mezzo in Grecia, altrimenti il mezzo diventa proprietà dello Stato Italiano. Il problema è che per mettere la targa italiana il procedimento burocratico è lungo e costoso. La mia targa deve essere inviata dalla motorizzazione italiana a quella greca. A quel punto le autorità locali devono produrre tutta una serie di certificati che poi vanno tradotti nella lingua italiana. Diciamo che si parla almeno di 2/3 mesi di tempo e di una spesa, tra bolli, traduzioni e tutto, di circa 1500 euro. Propendo quindi per farla rimpatriare ad Olimpia, da dove provengo. Ma anche in questo caso dovrò sborsare circa un migliaio di euro".

Una bella mazzata insomma che si aggiunge ad una multa già molto elevata. "Sono residente a Pisa da 13 anni - prosegue la giovane - e dal 2009 ho la macchina registrata alla Pisamo. Come mai non hanno mandato una comunicazione che mi avvertiva delle nuove norme? Mandano comunicazioni di ogni tipo, ma questa non è arrivata. Così mi ritrovo senza macchina per andare a lavorare e costretta a sborsare cifre considerevoli. Bastava solo una mail ed avrei evitato questo incubo".

Sulla vicenda abbiamo chiesto alcuni chiarimenti al comandante della Polizia Municipale di Pisa, Michele Stefanelli. "Gli agenti - dice il comandante - hanno cercato di far capire alla ragazza la gravità della situazione. La sanzione può essere stata pagata subito per due motivi: il primo è che l'articolo 207 del codice della strada prevede che gli stranieri, per aver diritto alla riduzione del 30% sull'importo della multa ('sconto' che generalmente è applicato quando la sanzione viene pagata entro i primi 5 giorni, ndr), devono pagarla immediatamente all'agente accertatore. Così è stato fatto e la giovane ha pagato 498 euro, invece delle 712 previste dalla sanzione. In secondo luogo, pagando subito la multa, la ragazza ha potuto tenere l'auto con sè, nel suo garage. Nel caso invece in cui la sanzione non fosse stata subito saldata il mezzo sarebbe stato sequestrato e tenuto in magazzino in attesa di essere messo in regola".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multata per aver viaggiato con l'auto con targa straniera: "Vittima di ingiustizia"

PisaToday è in caricamento