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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Tirrenia / Viale del Tirreno, 10

Bagno Hoasy, Legambiente: "Sia ripristinata la legalità, da troppo tempo si ignorano le regole"

L'associazione ambientalista si dichiara favorevole all'intervento del Parco che lo scorso fine settimana ha elevato sanzioni agli automobilisti che avevano parcheggiato in zona vietata. "Tutti gli stabilimenti balneari che rispettano le regole sono fortemente penalizzati da chi non le rispetta" dicono

"Ai bagni che non rispettano le regole venga tolta la concessione!". Non usa mezzi termini il circolo Legambiente Pisa che interviene sulla vicenda del Bagno Hoasy di Tirrenia, dove lo scorso fine settimana decine di auto sono state multate perchè parcheggiate in zona vietata, nell'area delle dune. Il titolare del Bagno ha annunciato battaglia, organizzando una class action con gli automobilisti sanzionati per far annullare le multe. E se da un lato Confcommercio si è schierata dalla parte dello stabilimento balneare, dall'altro lato l'associazione ambientalista plaude al Parco che "è intevenuto laddove da troppo tempo si ignoravano le regole danneggiando l'ambiente".

"La nostra idea di fruizione delle spiagge tende alla ricerca di un utilizzo che sia al contempo protettivo dell'ecosistema dunale, ragionevolmente sostenibile dal punto di vista economico per gli operatori, e pienamente godibile per i bagnanti - sottolineano da Legambiente - nel corso degli ultimi vent'anni, sul nostro litorale abbiamo dovuto registrare un continuo aumento delle richieste degli imprenditori e degli operatori balneari che hanno potuto utilizzare per le loro attività sempre più concessioni demaniali a discapito delle spiagge libere. Peccato però, che il litorale è parte del Parco Regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli. Il 90% del territorio del litorale pisano è di proprietà pubblica, cioè demanio dello Stato e demanio Comunale e non va dimenticato che quando se ne concede l'utilizzo, la proprietà resta pubblica e le Istituzioni che ci rappresentano hanno il dovere di tutelarla". "Questa situazione, in cui più soggetti (Comune e Parco) hanno lo stesso compito di tutela del litorale, ha creato, come troppo spesso accade nel nostro Paese, conflitti di competenza e disservizi e dove sarebbe necessario collaborare, spesso prevale l'immobilismo - proseguono dall'associazione - questa volta l'Ente Parco ha deciso di interrompere questo 'passaggio del cerino'".
"Tutti gli stabilimenti balneari che rispettano le regole sono fortemente penalizzati da chi non le rispetta, per cui le associazioni di categoria farebbero bene a difendere chi si comporta correttamente e supportare azioni di come questa" aggiungono.

"Auspichiamo pertanto  - concludono - anche da parte dei proprietari dell'area, cioè il Comune di Pisa e il Demanio dello Stato, il pieno sostegno, ed anzi il contributo al ripristino della legalità, mettendo in atto la loro autorità a nome di noi tutti".

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