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Cronaca Tirrenia

Oasi Wwf 'Dune di Tirrenia': pioggia di multe lungo la strada, poi minacce e querela

Un'operazione delle guardie dell'Ente Parco di San Rossore ha portato a decine di verbali, con anche il Direttore Gennai presente. Il gestore del Bagno Hoasy non ha gradito ed ha minacciato quest'ultimo, che annuncia querela

Un parcheggio abusivo nell'area protetta. Saltano i nervi al Bagno Hoasy dopo l'operazione di ieri pomeriggio delle guardie del Parco di San Rossore, che hanno multato decine di auto in sosta lungo la strada di accesso allo stabilimento. Durante l'attività di controllo era presente anche il Direttore Andrea Gennai, che spiegava ai automobilisti i motivi dei provvedimenti. Data la brutta sorpresa per i clienti, il gestore del bagno avrebbe minacciato davanti a testimoni lo stesso Gennai, che ha annunciato querela ai Carabinieri.

LA DENUNCIA. La strada in questione spiega l'Ente Parco è "comunale e mai data in concessione al Bagno Hoasy", e "in base alla normativa dovrebbe essere pedonale e percorribile solo dai mezzi di soccorso e per il trasporto dei materiali". Una volta l'area era destinata a duna o bosco, tanto che è presente la rara liana 'Periploca greca', messa in pericolo dal parcheggio selvaggio. La denuncia fatta dal Parco è che, come dimostrato dalle sanzioni, "il gestore dello stabilimento balneare, attraverso un addetto appositamente incaricato, gestiva i parcheggi nella strada regolamentando la sosta che, seppur gratuita, è attentamente organizzata a favore degli ospiti del bagno".

Le auto stazionano abusivamente all'interno dell'Oasi Wwf, magari anche in buona fede. Un altro aspetto infatti riguarda la segnaletica di avviso: "Gli avventori dello stabilimento balneare sono rimasti estremamente colpiti, giacché in molti casi erano in buona fede. Tale situazione è peraltro causata del fatto che la segnaletica di divieto posizionata più volte, anche da parte del Comune, è stata sempre rimossa in tempi record dai 'soliti ignoti', rendendo vani tutti i tentativi fatti".

LE MINACCE. Per queste ragioni, insieme alle 5 guardie del parco e al loro Comandante, c'era anche il Direttore Andrea Gennai. Se i sanzionati hanno dimostrato comprensione, così non è stato per il gestore del Bagno Hoasy, che come scrive il Parco ha "ha pensato bene di minacciare davanti a testimoni, tra cui il Comandante delle Guardie del Parco, il Direttore Gennai: minacce che il Direttore esporrà in una apposita querela davanti ai Carabinieri".

"L’operazione di oggi –  ha spiegato il Direttore – non è certamente contro gli ospiti del Bagno che hanno parcheggiato abusivamente tratti in inganno da altri, ma è a favore sia della corretta gestione dell’Oasi del Wwf in cui la strada ricade, sia di tutti quei balneari che svolgono la loro impegnativa attività nel rispetto delle regole. Infine, è a favore di chi non ha l’abitudine di farsi spazio a forza di abusi edilizi e minacce. Pisa ed il Parco non meritano tutto questo ed è nostro dovere intervenire".

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