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Cronaca

Pronto soccorso, Nursind: "Nessuna soluzione concreta per i problemi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La proposta dall'AOUP per la soluzione dei problemi del PS non ci soddisfa perché non risolve il problema del sovraccarico di lavoro per gli infermieri in servizio al PS.

E se questa rimarrà la posizione aziendale, NurSind procederà alla proclamazione dello stato di agitazione del personale infermieristico del Pronto soccorso.

La soluzione adottata pare molto un contentino per far dire al Governatore che il suo intervento ha prodotto assunzione di personale.

Assunzioni che la sua amministrazione ha bloccato per mesi.
Assunzioni che non risolveranno né il sovraccarico di lavoro sul personale di PS né i disagi dei cittadini che continueranno ad essere parcheggiti in barella per ore nei corridoi del PS.

E il personale del PS, già offeso dalle parole del Governatore, non merita di essere preso in giro da soluzioni fantasma.

La posizione di NurSind è dettata dal fatto che:

- i 10 infermieri assunti in libera professione andranno a contribuire ad aprire un nuovo reparto di medicina, ma sarebbero stati comunque assunti a breve per far partire la stroke unit (il reparto dedicato agli ictus) quindi non nuove assunzioni per rivolvere il problemi del PS, ma assunzioni già previste da tempo.

- i 5 infermieri (peraltro a tempo determinato, per 6 mesi, e poi?) in PS andranno a sostituire quei colleghi che aderivano al progetto codici bianchi (che non rientra nell'attività di PS), quindi senza aumentare di 1 sola unità la dotazione degli infermieri turnisti in PS.

- I posti letto che si andranno ad aumentare in alcune UO di Medicina, aggraveranno ancora di più la già difficile situazione degli infermieri di quei reparti che già non riescono a garantire un'assistenza adeguata perché con rapporti infermieri/pazienti di 1 a 10 se non di 1/12. Si aumentano i posti letto ma non il personale di assistenza.

- gli amministrativi al triage potranno gestire forse il 50% dei casi (e solo per i dati anagrafici) ovvero dei pazienti che arrivano al PS con le proprie gambe, tutto il resto rimane in carico all'infermiere triagista;

- si mandano allo sbaraglio i ragazzi del servizio civile messi ad interfacciarsi con cittadini arrabbiati per la situazione di caos che continueranno a trovare al PS invece di mettere personale preparato a gestire situazioni che spesso degenerano in veri e propri litigi.

- perché non sarà certo l'istallazione dei monitor in sala di attesa a far diminuire gli accessi e i pazienti presenti nei corridoi.

Per NurSind questi non sono i provvedimenti che dovevano essere presi per risolvere i problemi dell'utenza al PS: il problema del PS non sono i codici bianchi (ripetiamo già gestiti in modo autonomo rispetto al resto dell'utenza PS), ma sono i pazienti che rimangono per ore su barelle sparse nei corridoi senza poter avere un'assistenza adeguata prima di trovare in posto letto. Questo è il motivo per il quale il PS dell'AOUP è nella lista dei cattivi per il rapporto del Sant'Anna preso a pretesto dal Governatore.

E la soluzione aziendale, non aumentando il personale infermieristico in turno in PS, non risolve questo che è il problema principale, almeno fino a che non si riuscirà a far diminuire l'affluenza al PS. E per questo, al momento, non sono state messe in atto misure tali da far pensare che a breve questo possa succedere.

Daniele Carbocci
Segretario Provinciale NurSind Pisa

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