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Cronaca

Autobus, non c'è l'intesa tra azienda a sindacati: rischio di nuove agitazioni

Gli scorsi 5 e 6 dicembre sono destinati a rimanere nella memoria degli utenti per i numerosi disagi che lo sciopero non annunciato degli autisti provocò. Ora, a distanza di due mesi, i dipendenti della CTT sono di nuovo sul piede di guerra

Nessun accordo. E il trasporto pubblico pisano rischia ancora una volta di piombare nel caos, come lo scorso dicembre, quando lo sciopero selvaggio proclamato dai dipendenti della CTT Nord, creò disagi agli utenti. Dopo la mediazione del prefetto, l'azienda revocò la disdetta del contratto integrativo: c'era tempo fino al 31 gennaio per arrivare ad una soluzione che mettesse d'accordo tutti, ma non c'è stata alcuna stretta di mano.

La trattativa infatti è fallita: sindacati e azienda non sono riusciti ad arrivare ad un punto comune. Ora il rischio è che la CTT decida di applicare i contratti in vigore all'ex Clap di Lucca, proprio quelli a cui i sindacati si erano opposti perchè prevedevano una decurtazione di circa 250 euro dagli stipendi degli autisti pisani, ma anche livornesi (la CTT Nord opera anche a Livorno).

"In questi mesi di trattativa avevamo più volte ribadito che era necessario un cambiamento di rotta da parte dell’azienda, chiedendo una maggiore presenza da parte dei soci pubblici - affermano da Una Città in Comune e Rifondazione Comunista - ma purtroppo ciò non è avvenuto e i vertici della CTT Nord hanno continuato a scaricare le responsabilità di una situazione del trasporto pubblico locale al collasso, a causa in primo luogo dei tagli nazionali a questo servizio, sui lavoratori, ritenendo che la competitività si ottenga solo riducendo il costo del lavoro. A partire da questo presupposto era purtroppo prevedibile che l’intesa non sarebbe stata trovata". "Il quadro che abbiamo di fronte è molto grave - proseguono - infatti ad oggi la situazione finanziaria di CTT Nord parla di un buco tra i 5 e i 6 milioni di euro, frutto di scelte politiche sbagliate. Ad oggi questa società si presenterebbe alla gara unica regionale, la cui pubblicazione viene ancora rinviata, senza avere delle reali possibilità per aggiudicarsela".

"Visto che alla scadenza prevista del 31 gennaio ancora una intesa non si è trovata riteniamo che gli enti locali, a partire dal Comune di Pisa, debbano avere, a differenza di quanto fatto fino ad oggi, un  ruolo di indirizzo ben più forte rispetto a vertici aziendali le cui strategie sono molto discutibili - concludono dal gruppo consiliare - rilanciamo quindi la necessità di un consiglio comunale da svolgersi nelle prossime settimane in cui si affronti l'emergenza del trasporto pubblico locale".

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