Nomine nelle partecipate del Comune: dove sta la meritocrazia tanto amata dal sindaco?
Apprendiamo della nomina dell'ex consigliere comunale Passerelli a capo della Sepi. Dopo la nomina di Cerri in Pisamo, un altro ex consigliere comunale e dirigente del Pd viene scelto per guidare una partecipata dal Comune. Non si tratta di questione personali ma la nomina di queste due figure appare dettata da criteri antitetici a quelli piu' volte sbandierati dal Sindaco, una sorta di cooptazione politica per tacere i malumori all'interno del partito democratico, un utilizzo degli incarichi pubblici ad uso e consumo del partito che governa la città
Basta inviare il curriculum vitae al presidente del consiglio comunale (pd) e ai capigruppo per ritenere un candidato persona idonea a ricoprire l'incarico? Sembrerebbe di si'! Non si capisce perchè a guidare aziende partecipate che gestiscono milioni di euro non siano chiamati tecnici con curricula da esaminare in un bando e con membri di commissioni super partes
Ne guadagnerebbe la trasparenza, ne trarrebbero vantaggio le aziende comunali con professionalità da valorizzare erogando servizi migliori al cittadino.