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Cronaca Putignano

Nuova scuola dell'infanzia a Putignano in bioarchitettura: il progetto

Il Comune di Pisa cerca di intercettare il finanziamento ministeriale necessario di circa 2,5 milioni di euro

Il Comune di Pisa partecipa al Bando interministeriale, pubblicato da Ministero dell'Interno e Ministero dell'Istruzione, per il finanziamento di interventi relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia. Nella presentazione dell'11 giugno è stato descritto anche il progetto relativo alla nuova scuola dell'infanzia a Putignano legato alla bioarchitettura.

Il progetto, curato dal tecnico del Comune Stefano Garzella e perfezionato dall’architetto Piero Funis, riguarda la realizzazione di una nuova struttura che ospiterà tre sezioni didattiche, ciascuna per un numero massimo di 30 allievi. L’edificio si colloca nel quartiere lungo via Ximenes e accoglie il bacino di utenza di un comparto scolastico oggi dotato di un’unica scuola dell’infanzia (scuola 'Montebianco') che presenta problemi funzionali e strutturali, incapace di soddisfare le istanze di una popolazione recentemente in espansione. La costruzione di una nuova struttura scolastica verrà incontro, nelle intenzioni, alle esigenze del territorio e fornirà l’occasione di impiegare sistemi di bioarchitettura e sfruttamento delle energie rinnovabili.

I lavori per la realizzazione dell’edificio sono valutati per un importo complessivo di 2,468 milioni euro, interamente finanziati dal bando statale. L’intervento di via Ximenes è inserito nella annualità 2022 del piano triennale dei lavori pubblici e prevede la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia frapposta ad altre strutture educative e scolastiche, che diverranno un polo scolastico con un 'continum' educativo dalla prima infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado.

Più nel dettaglio il progetto prevede la costruzione di un edificio in legno massello antisismico, ecosostenibile e biocompatibile, realizzato secondo le tecniche e i materiali della bioarchitettura e con sistemi di sfruttamento delle energie rinnovabili. La struttura è stata pensata per ottenere un alto isolamento termico e acustico, zero consumi energetici e zero emissioni di Co2. Grande attenzione è stata inoltre riposta anche ai sistemi di ventilazione che sono stati progettati in chiave ‘anti-Covid’ per evitare il rischio di diffondere virus attraverso l’impianto di areazione. Previsto anche un sistema di recupero e riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione del verde esterno e per gli sciacquoni dei wc.

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