rotate-mobile
Cronaca

Pediatria, manca il personale notturno per l'estate: "Una sola infermiera per sei bambini"

E' la denuncia del sindacato autonomo degli infermieri: "Rimodulazione, la chiamano in azienda, tagli per mancanza di personale li chiamiamo noi"

"Una sola infermiera di notte per assistere 6 o più bambini, quando di giorno sono due". E' quanto denuncia in una nota il sindacato autonomo degli infermieri Nursind. "Anche quest'anno - afferma il segretario territoriale del Nursind, Daniele Carbocci - nella clinica pediatrica dell'Aoup una sola infermiera in turno di notte, isolata e impossibilitata a chiamare aiuto in caso di emergenza, si troverà con 6 o forse più bambini da assistere per il periodo estivo: come tutto l'ospedale, infatti, anche il reparto di pediatria subirà un drastico taglio nei posti letto. Rimodulazione, la chiamano in azienda, tagli per mancanza di personale li chiamiamo noi".

"Una infermiera per 6 pazienti - continua Carbocci - potrebbe sembrare una rapporto 'adeguato' ma per lavorare in sicurezza, un solo operatore non è mai il numero adeguato. Meno che mai se si lavora con i bambini. Il bambino non è un adulto in miniatura e per la specificità dell'esecuzione di quasi tutte le manovre assistenziali più importanti, si richiede sempre la presenza di due operatori. Di giorno sarà così. Di notte, come per miracolo, pare non più necessario. Nell'ospedale senza dolore, l'obiettivo è stressare il meno possibile il bambino, rispettando i suoi tempi per prepararlo, in particolare, all'esecuzione di manovre invasive. Quindi serve molto tempo da dedicargli, stargli accanto, parlarci. Ma chi si occuperà allora degli altri bambini? Per non parlare poi delle 'emergenze pediatriche' come le convulsioni febbrili, i gravi problemi respiratori o le cheto-acidosi diabetiche, alle quali un’infermiera da sola non sarebbe in grado di garantire un’assistenza adeguata".

"E’ etico e sicuro - si chiede Carbocci - prevedere un’organizzazione del genere in una struttura sanitaria e in particolare in una pediatria? A parere nostro, non lo è. Tra l’altro, nell’ipotesi ci sia la necessità di avere più personale, la 'soluzione' aziendale sarebbe quella di chiedere agli infermieri di pediatria una sorta di 'disponibilità' (non reperibilità perchè questa dovrebbe essere pagata, ma una disponibilità gratuita) ad essere chiamati a casa nel proprio giorno di riposo. Così, il rischio è che gli infermieri non abbiano nemmeno la possibilità di riposare dopo aver fatto il loro turno. E se questa richiesta di 'disponibilità' (visto che gli infermieri della pediatria hanno espresso parere negativo) venisse estesa ad altri infermieri dell’azienda il rischio è di trovarsi in turno in pediatria infermieri senza specifiche competenze e conoscenze pediatriche, che non conoscono il reparto, la logistica dei presidi utilizzati e l’ubicazione delle dotazioni di sicurezza".

"Come sindacato infermieristico, come cittadini e come genitori - conclude Carbocci - non possiamo accettare che l’azienda non garantisca la sicurezza dei bambini ricoverati in pediatria. Chiediamo a gran voce che nel turno notturno in pediatria siano presenti due operatori perché la sicurezza dei bambini deve essere garantita. Se l’azienda non riesce ad assicurare due infermieri, quantomeno affianchi all’infermiera un operatore socio sanitario".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pediatria, manca il personale notturno per l'estate: "Una sola infermiera per sei bambini"

PisaToday è in caricamento