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Cronaca Gagno / Via Pietrasantina

Via Pietrasantina, deposito di occhiali falsi in appartamento: denunciato anche un bancarellaio

Sono cinque i cittadini bengalesi scoperti dalla Polizia. Per tre di essi, irregolari, è scattato anche il decreto di espulsione del prefetto. Da chiarire se la bancarella di Piazza Manin sia stata utilizzata come base logistica

Operazione anticontraffazione questa mattina da parte della Polizia di Pisa. Gli uomini della Squadra Volante, diretti dal Commissario Capo Fabrizio Valerio Nocita, hanno per diversi giorni svolto un’attività di appostamento e monitoraggio al fine di controllare alcuni cittadini bengalesi.

Il minimo comune denominatore che legava questi cinque stranieri, che svolgevano la loro attività di venditori itineranti in Piazza Manin e vie limitrofe, era la stessa abitazione in via Pietrasantina. Ciò che ha destato maggior sospetto negli investigatori sono stati i continui spostamenti, alle più svariate ore del giorno, di questi venditori con in spalla enormi buste nere.

Così alle 7 di questa mattina è scattato il blitz: 3 Volanti della Polizia di Stato hanno fatto irruzione nell’appartamento, all’interno del quale è stato rinvenuto un vero e proprio deposito di occhiali contraffatti delle migliori marche. Gli occhiali, che erano nascosti anche sotto il divano e le poltrone dell’abitazione, riempivano quasi interamente la piccola residenza, dove i bengalesi vivevano in precarie condizioni igeniche.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 2000 paia di occhiali riportanti le griffe contraffatte di Ray-Ban, Michael Kors, Oakley, Gucci, per un valore complessivo di vendita al dettaglio che sfiora i 30.000 euro.

Tra i 5 indagati, di cui tre irregolari sul territorio nazionale, è presente anche un cittadino bengalese titolare di una bancarella, con regolare licenza, collocata in piazza Manin. Sono in corso indagini da parte della Polizia volte ad accertare se la bancarella in questione sia stata anche utilizzata dall’organizzazione come base logistica per occultare la merce illegale, al fine di tenerla a disposizione nelle zone di vendita con maggiore affluenza turistica.

I cinque bengalesi sono stati tutti denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di ricettazione e possesso, finalizzato alla vendita, di oggetti contraffatti in concorso tra loro. Per tre dei cinque indagati è scattato il decreto di espulsione del prefetto.

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