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Cronaca Gagno

Gagno, i residenti occupano il casottino: in assemblea nella nuova 'Casa del Pueblo'

Gli abitanti sottolineano la grande difficoltà vissuta da molti per arrivare alla fine del mese e rivendicano l'utilizzo della struttura all'interno del parco a fini sociali. Sabato in programma una manifestazione cittadina

Dopo Sant'Ermete adesso tocca a Gagno. E' un'agitazione continua quella che parte dai quartieri popolari di Pisa, con gli abitanti che protestano contro le precarie condizioni in cui sono costretti a vivere (l'emergenza abitativa è stata più volte sollevata dal Progetto Prendocasa Pisa e dallo Spazio Popolare Sant'Ermete). Ieri si è alzata la voce appunto dei residenti di Gagno, che già nelle passate settimane si erano attivati per rivendicare l'utilizzo degli spazi costruiti e mai utilizzati negli ultimi tre anni all'interno del parco, "una spesa pubblica enorme di 200 mila euro - dicono - per una struttura di legno e cartongesso che fino ad oggi è servita solo per far ingrassare qualche ditta edile e alle passerelle elettorali della Giunta Filippeschi".

Gli abitanti hanno così occupato il casottino, rinominato 'Casa del Pueblo', dando vita ad una vivace assemblea (alla quale è intervenuto anche l'assessore Dario Danti) a cui hanno partecipato oltre cento persone che hanno esposto davanti a tutti i loro problemi e le loro situazioni di vita. "Dal casottino non si esce più - affermano da Gagno - l'unica cosa che può fare il Comune è incontrare il Comitato ed assegnare i locali per le attività sociali proposte. Nessun affitto, nessun bar, nessun bando; adesso è il quartiere a riprendersi il diritto di poter decidere e per utilizzare gli spazi davvero a fini sociali". Doposcuola, attività per anziani, sportello per i diritti (casa, utenze, spesa) tutti i lunedì e i giovedì dalle 15 alle 18, sono alcune delle forme di partecipazione e organizzazione che già da oggi prenderanno piede all'interno del nuovo spazio, assieme ad una biblioteca, uno spazio computer, un'aula studio.

"Nei discorsi e nelle invettive contro un'amministrazione disinteressata al benessere delle periferie emerge con dignità e determinazione una chiara prospettiva di emancipazione, di cambiamento, una voglia di riscattarsi da una condizione di subalternità e non tramite lamentele o recriminazioni - sottolineano dal Comitato - ma a partire dalla consapevolezza dell'essere una forza grande, se si è 'tutti insieme'".

La lotta dunque è destinata a proseguire. Sabato 22 febbraio in programma una manifestazione cittadina insieme al Comitato di Sant'Ermete e alle famiglie sotto sfratto del Progetto Prendocasa. L'appuntamento è alle ore 15,30 di fronte al Palazzo Comunale.

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