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Cronaca

Odore di cloro al Pronto soccorso: NursingUp replica all'Aoup

La vicenda venne denunciata dal sindacato lo scorso dicembre in seguito al malore di un'infermiera

Sulla vicenda del forte odore di cloro proveniente dall'impianto di aerazione della Radiodiagnostica del Pronto Soccorso dell'ospedale Cisanello, un odore che lo scorso dicembre provocò un malore ad un'infermiera, interviene nuovamente Nicola Lunetti, responsabile provinciale del sindacato degli infermieri NursingUp, che aveva denunciato la situazione. 

"L’azienda Ospedaliera - scrive Lunetti - puntualmente ha risposto alla mia lettera/denuncia dichiarando che non è emersa alcuna anomalia all’impianto di aerazione, l’odore è acre, simil cloro, che la pulizia dei filtri dell’aria è stata fatta questa estate, che la diagnostica a scopo precauzionale è stata chiusa il 12 e il 13 dicembre e che oggettivamente non emergono elementi che facciano pensare ad un guasto. Mi sento in dovere di dire a questo punto - continua Lunetti - che il forte odore di cloro (e non acre simil cloro come descritto dall’A.O.U. Pisana) percepito sia dai dipendenti che anche dagli utenti che si trovavano più distanti, nella sala di attesa della traumatologia, è fuoriuscito dall’impianto di aerazione della diagnostica sia questa estate che nei giorni 12,13, ma anche 14 e 15 dicembre; che la stanza 'incriminata' non è stata tenuta sempre chiusa a scopo precauzionale, ma in quei quattro giorni riaperta e chiusa più volte a seguito delle chiamate dei dipendenti alla Direzione Sanitaria a causa dell’odore di cloro che si continuava a sentire, che uno o due giorni dopo il 15 dicembre, si sono uditi sul tetto, lavori di trapanatura in prossimità dell’impianto. Fatto sta, comunque, che da quella data, qualsiasi tipo di odore malsano, non si è più sentito".

"Inoltre - afferma il sindacalista - il 18 e 19 dicembre, muniti di scaleo e bidoni aspirapolvere, sono venuti due, tre addetti insieme, a pulire sia le griglie di aspirazione dell’aria, che i filtri dell’impianto di tutta la Radiodiagnostica. Uno stupore generale, vuoi perché mai visto nessuno fare queste cose prima d’ora, vuoi perché dentro ai filtri c’erano come delle parrucche voluminose filamentose, polverose di roba sicuramente non salutare, a maggior ragione in ambiente ospedaliero. Purtroppo il doveroso sopralluogo da parte della ASL è avvenuto soltanto il 19 pomeriggio, quando tutto ormai era stato pulito e l’odore di cloro svanito. Questo perché - continua Lunetti - l’Azienda Ospedaliera al 19 mattina non aveva ancora inviato la denuncia/comunicazione della inalazione di forte odore di cloro agli organi competenti. Denuncia, invece, inoltrata dall’Ufficiale di Polizia che ha ravveduto l’inadempienza.  La lavoratrice, nonché rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro (RLS), è stata trattenuta in ospedale dal 12 al 19 dicembre ed è tuttora a casa, in cura".

"Per evitare tutto questo, sarebbe bastato che l’Azienda Ospedaliera avesse considerato e ascoltato ciò che nel tempo i lavoratori e i RLS hanno sempre dichiarato e che avesse consultato e reso partecipi i Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sia ai numerosi sopralluoghi effettuati negli anni che in quelli ultimamente svolti in più occasioni dai vertici aziendali a seguito dell’infortunio" conclude Nicola Lunetti di NursingUp.

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