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Cronaca Centro Storico / Via Filippo Corridoni

Parrucchiere ucciso con una coltellata davanti al suo negozio, il sindaco: "I miei appelli inascoltati"

L'aggressore si è costituito nella serata di domenica. Il sindaco torna a chiedere maggiori controlli

E' stato ucciso sulla soglia del negozio di parrucchiere dove lavorava in via Corridoni. E' un giovane marocchino di 32 anni la vittima dell'accoltellamento avvenuto nel pomeriggio di domenica in via Corridoni a Pisa. Halim Hamza viveva al Cep con la moglie e due bambini piccoli. L'aggressore si è costituito poco dopo il fatto ai Carabinieri: si tratterebbe di un giovane tunisino, già noto alle forze dell'ordine, spinto da motivi ancora tutti da chiarire.

Sul drammatico episodio, avvenuto nel cuore del quartiere stazione, un'area delicata per quanto riguarda la questione sicurezza, è intervenuto il sindaco di Pisa Michele Conti: "Le condoglianze mie e della comunità pisana giungano sentite alle famiglia. L’episodio che ci lascia costernati è, mi spiace ripeterlo con rammarico, la dimostrazione di quello che dico in tutte le sedi e a tutti i prefetti e i questori che si sono succeduti a Pisa negli ultimi quattro anni: nella zona della Stazione serve un presidio fisso interforze che faccia controlli mirati ogni giorno - sottolinea Conti - ho chiesto più volte di intervenire a questore e prefetto, ma sono rimasto inascoltato, come tanti cittadini che segnalano e chiedono maggiore attenzione. Alla Polizia municipale non può essere delegata, da sola, questa funzione: si pensi che, a un anno dalla nascita del NOSU, Nucleo Operativo Sicurezza Urbana, sono stati eseguiti 80 arresti in flagranza, dei quali circa la metà nella zona della Stazione".

"La verità è che paghiamo le conseguenze di un sistema giudiziario a livello nazionale che non funziona: la maggior parte di questi 80 arrestati per spaccio e altri reati sono stati immediatamente rimessi in libertà - prosegue il primo cittadino - ma questa non può essere una giustificazione per il disimpegno sul territorio: in quel quartiere, le cui problematiche sono note da molti anni e per molto tempo lasciato senza controllo, non bastano le telecamere di videosorveglianza che abbiamo installato, c’è bisogno di un presidio giornaliero di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza. Chiedo che si riunisca subito il Comitato per l’ordine e la sicurezza e domattina (stamani, ndr), per prima cosa, scriverò una nuova lettera al Ministero dell’Interno per spiegare - ancora una volta - quanto sia necessario per Pisa avere più servizi e più personale a disposizione".

"Pisa è ormai diventata invivibile e quella zona in un degrado senza ritorno - interviene il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale Matteo Trapani - ecco la politica dell'aiuola stagionale cosa porta. La sicurezza non si fa con ordinanze, spot e annunci mentre vige un disinteresse totale. Serve cambiare pagina e investire su una vera riqualificazione urbanistica, sociale ed economica delle nostre zone più critiche perché una città insicura non è una città vivibile".
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