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Cronaca Centro Storico / Via Filippo Corridoni

Omicidio in via Corridoni, Trapani (Pd): "Quartiere abbandonato". Ziello (Lega): "Serve un presidio fisso"

La tragedia avvenuta nel pomeriggio di domenica in via Corridoni fa divampare la polemica politica sul nodo sicurezza nell'area stazione

"Hamza era un ragazzo di 32 anni, con moglie e figli, un ragazzo che lavorava nella nostra città come barbiere in uno dei quartieri più difficili e degradati a Pisa. Hamza in arabo significa 'forte'. In un caldo giorno di agosto è stato vittima di un omicidio e ha lasciato i suoi due bambini e la moglie". Ad intervenire sull'omicidio avvenuto ieri in via Corridoni è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Matteo Trapani.

"In quel quartiere - sottolinea Trapani - abitano tante comunità che vivono la nostra città con passione e attaccamento. Spesso in quelle strade e in quei vicoli poco illuminati e degradati si nascondono paura e timore. Conosco bene quel quartiere. Ci passo tutti i giorni da 35 anni e ho anche molti amici che provano a rendere vivibile la vita per le comunità che vi abitano. Rendere vivibile, perché in quel quartiere spesso può essere difficile fare molto di più. Un quartiere abbandonato totalmente, senza alcun progetto di inclusione sociale, senza alcun luogo sicuro di socializzazione, senza un dialogo con i connettori che sul territorio animano quelle comunità".

Halim, ucciso davanti al suo negozio

"Un quartiere che necessita di un forte ripensamento urbanistico, di un investimento complesso e deciso, di una maggiore collaborazione tra le istituzioni e chi vi abita - prosegue Trapani - anche nei giorni scorsi Confcommercio aveva denunciato la stato di abbandono di quello che dovrebbe essere la porta d'ingresso della nostra città. Una porta d'ingresso che è abbandonata urbanisticamente e culturalmente. A poco servono le bandiere nuove di zecca fatte sventolare da questa amministrazione alla stazione se poi in quel quartiere tutto è ormai in uno stato di decadenza. Da 4 anni ormai il progetto di riqualificazione che doveva partire subito è bloccato e si legge che forse partirà nei prossimi mesi. Troppo tardi per una amministrazione che vuole cambiare questa città".

"Un quartiere che ieri si è spaventato, ha visto un suo ragazzo morto sul marciapiede, vittima di una violenza inaudita. Una violenza avvenuta in un luogo dove spesso evitiamo di passare o, se proprio dobbiamo, ci voltiamo troppo spesso dall'altra parte. Una violenza avvenuta a valle di mesi in cui in quel quartiere avvengono risse e violenze e dove è necessario garantire un maggior controllo e perseguire i delinquenti - aggiunge ancora il capogruppo Pd - sicurezza che non si garantisce con le promesse di questa amministrazione o dei deputati di turno con consiglieri delegati, ordinanze o spot. Sicurezza che non si garantisce certo facendo credere che la Polizia municipale, polizia con compiti principalmente amministrativi, possa sostituire le forze dell'ordine".

"Ora serve però da subito porsi l'obiettivo di cambiarlo veramente quel quartiere con l'impegno di tutti partendo da veri progetti sociali e culturali, da un dialogo con chi ci vive e una partecipazione, da un coinvolgimento positivo delle forze dell'ordine, da una riorganizzazione urbanistica, da un controllo mirato e silente e non propagandistico, da progetti culturali e di valorizzazione, creando spazi di socializzazione sicuri, facendo vedere la presenza di tutti su quel territorio, attuando quel concetto di sicurezza integrata tanto importante per le nostre città. Insomma, serve fare tutto ciò che in quel quartiere, e in molti altri, si è deciso di non fare in questi anni. Ora serve silenzio, ascolto e trovare subito soluzioni condivise con la città" conclude Matteo Trapani.

Ziello (Lega): "Episodio frutto della soppressione dei decreti sicurezza da parte del Pd"

"Purtroppo quanto accaduto nella zona, dove da tempo il sindaco di Pisa ha investito in telecamere e in servizi della Polizia municipale, incalzando costantemente le autorità di pubblica sicurezza per aumentare la presenza di forze dell’ordine, non fa che sottolineare l’importanza di avere un presidio fisso di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza con controlli mirati e quotidiani - interviene il deputato pisano della Lega Edoardo Ziello - basta con la logica del servizio spot prefettizio che dura un giorno o al massimo una settimana. Serve un servizio strutturale, quotidiano e costante. I servizi territoriali, però, necessitano di una legislazione efficace e di un’attenzione particolare da parte del Ministero dell’Interno. Infatti, quando c’era Salvini al Viminale, la città di Pisa beneficiava, mensilmente, di servizi interforze in grado di garantire stabilità e tranquillità ai nostri quartieri. Da quando si è insediato il nuovo ministro, Lamorgese, l’attenzione del vertice del Viminale verso la nostra città è venuta meno. Si sono quasi soppressi i servizi interforze ed è stato deciso di tagliare il servizio di strade sicure sotto alla Torre di Pisa a causa dell’indicazione del ministro della difesa del Pd, Lorenzo Guerini".

"È evidente la necessità di ripristinare il prima possibile i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini quando era ministro dell’Interno per garantire rimpatri immediati e certezza della pena. Il Pd, avendo soppresso i decreti sicurezza, ha tremendamente rallentato le procedure di espulsione oltre ad aver facilitato il rilascio di permessi di soggiorno - prosegue Ziello - il fatto di aver lasciato scorrazzare liberamente questo soggetto - che era già stato bersagliato da vari decreti di espulsione - lo si deve alla cancellazione dei decreti sicurezza voluta dal Pd. Non resta che chiedermi dove sia e cosa abbia fatto per tutelare l’ordine pubblico della mia città il ministro Lamorgese che non ha risposto ad oltre trenta miei atti di sindacato ispettivo relativi alla sicurezza in città. Non possiamo più assistere a scene da far west del tutto incompatibili con la nostra visione di Italia. Per la Lega la sicurezza è e sarà sempre una priorità”.

Ucic e Rifondazione: "Dalla destra slogan beceramente securitari"

"Si tratta di una giornata di lutto per la nostra città: è morta una persona che da tanti anni viveva a Pisa e svolgeva la sua attività nel quartiere della stazione rendendolo vivo con il suo lavoro, come fanno quotidianamente tantissime altre cittadine e cittadini che per le più svariate ragioni hanno deciso di trasferirsi e vivere nella nostra città arricchendone la comunità". E' il pensiero di Una Città in comune e Rifondazione Comunista che intervengono sull'omicidio di Hamza.

"Il suo assassino si è costituito alla Polizia e gli inquirenti proseguono le indagini. Non ci uniamo al coro delle strumentalizzazioni e delle frasi di circostanza che arrivano da tutte le parti ancora una volta, sindaco Conti in primis. Sosteniamo tutte le iniziative a favore della famiglia di Hamza che non può e non deve essere trattato come un cittadino di serie B. La destra ha marciato in tutti questi anni sul passo di strumentalizzazioni e slogan beceramente securitari e privi di ogni fondamento, senza mai mettere in atto nessuno degli interventi realmente necessari per i nostri quartieri, a partire dalla stazione. Oggi ci uniamo al dolore della famiglia di Hamza e della sua comunità".

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