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Cronaca

Tutti a caccia di onde gravitazionali con una nuova app di scienza partecipata

Ego Virgo e Università di Pisa lanciano una piattaforma aperta a tutti per contribuire ad analizzare i dati che arrivano dall'Universo, si vince anche un corso di formazione

L’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina e l’Università di Pisa lanciano GWitchHunters, una piattaforma online con cui i cittadini di tutte le età potranno dare un importante contributo nell’analisi dei dati del rivelatore di onde gravitazionali Virgo, partecipando a una delle ricerche di frontiera più affascinanti e appassionanti per il grande pubblico. Il portale web, protagonista di questa iniziativa di ‘scienza partecipata’, è sviluppato nell’ambito del progetto europeo REINFORCE (https://reinforceeu.eu) ed è interamente accessibile anche in italiano. E per chi aderisce entro il 21 febbraio, c’è la possibilità di partecipare a un corso di formazione che si terrà a luglio ad Atene. 

Tutti gli appassionati possono aderire a GWitchHunters: non sono infatti richieste competenze o esperienze specifiche ma solo curiosità e voglia di contribuire. Per scoprire di più e prendere parte al progetto è  possibile visitare la pagina dedicata. Grazie a GWitchHunters, disponibile anche come app per smartphone, sarà possibile a tutti entrare nel cuore dell’acquisizione dati di Virgo, studiando ad esempio i glitch, segnali spuri, generati da movimenti sismici, condizioni atmosferiche o altri fenomeni legati all’ambiente o alla stessa strumentazione del rivelatore, che possono inficiare la rivelazione delle onde gravitazionali. Il segnale proveniente dalle sorgenti cosmiche, infatti, è debolissimo, e riuscire a catturarlo è come riuscire a sentire cadere un fiammifero in una discoteca: per riuscirci, è necessario identificare e rimuovere la musica, la voce delle persone e tutti gli altri ‘rumori’ che coprono il suono che si sta cercando. 

"Ai volontari - spiega il professor Massimiliano Razzano dell’Università di Pisa - chiediamo di analizzare delle immagini che rappresentano l’evoluzione nel tempo e nella frequenza dei segnali di rumore di Virgo, e di identificare in queste immagini la ‘firma’ caratteristica dei glitch e classificarne la tipologia. Nonostante esistano algoritmi automatici per studiare il rumore, i nostri occhi sono un potentissimo strumento di analisi per distinguere le forme associate ai diversi tipi di segnali. Il contributo degli appassionati ci consentirà di costruire un database di informazioni più completo, che servirà a sviluppare nuovi algoritmi basati sull'intelligenza artificiale e quindi a migliorare ulteriormente le prestazioni del rivelatore". 

GWitchHunters è ospitato su Zooniverse, il più importante portale di citizen science del mondo, ed è disponibile anche per smartphone, semplicemente scaricando la app di Zooniverse e selezionando il progetto fra quelli proposti. In poche settimane dal lancio dell’iniziativa, hanno aderito oltre 1500 volontari in tutto il mondo e sono state completate già centomila classificazioni di immagini. "Questo testimonia lo straordinario entusiasmo e la curiosità che circonda la ricerca delle onde gravitazionali. Siamo certi che potremo riscuotere un’attenzione simile anche in Italia e, per rendere ancora più accessibile a tutti il nostro progetto, abbiamo tradotto interamente il sito del progetto anche in italiano", conclude Razzano. 

Inoltre, il progetto partecipa alla Winter Challenge, una sfida in cui tutti coloro che analizzeranno un numero minimo di immagini entro il 21 febbraio potranno partecipare all’estrazione di 4 borse di studio per il REINFORCE International Training Course, un corso di formazione dedicato alla scienza partecipata, che si terrà dal 10 al 14 di luglio ad Atene. Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina dedicata alla Winter Challenge

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