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Cronaca

Operazione 'Countdown': pesce fuori regola anche in provincia di Pisa

Multe sono state elevate dalla Guardia Costiera ad alcuni venditori a Cascina, Volterra e Bientina. Complessivamente in Toscana sono state effettuate sanzioni per oltre 90mila euro

Seicento controlli, 1.500 kg di prodotti ittici e 29 attrezzi da pesca sequestrati. Oltre 90.000 euro di sanzioni per 61 illeciti riscontrati. Si sintetizzano così i dati dell’operazione di controllo sulla filiera della pesca, in mare ed a terra denominata 'Countdown', condotta dalla Guardia costiera della Direzione marittima della Toscana durante il periodo delle festività natalizie. Un’attività di 155 militari dedicati che si inquadra nel più ampio contesto nazionale, perché disposta su tutto il territorio ed il mare dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto.

In Toscana il contributo in termini di prevenzione e repressione degli illeciti da parte degli ispettori pesca delle Capitanerie, coordinate dal 2° Centro Controllo Area Pesca di Livorno, è stato di circa il 10% dei risultati conseguiti complessivamente a livello nazionale. Dai controlli ai pescherecci in mare, allo sbarco del pesce ed alla prima vendita, si è passati a quelli sulla filiera commerciale, al fine di conseguire gli obiettivi di tutela delle specie ittiche e di sicurezza dei consumatori. Non solo località costiere. I controlli si sono spinti anche nell’entroterra regionale presso ingrossi, magazzini, negozi al dettaglio ed attività di ristorazione.

Per quanto riguarda la provincia di Pisa, a Cascina la Guardia Dostiera ha sanzionato per 1.500 euro un ambulante per avere esposto pesce per la vendita al pubblico, senza alcuna etichettatura obbligatoria per legge. Nome commerciale delle specie, nome scientifico, provenienza, metodo di produzione ed attrezzatura utilizzata per la cattura, le informazioni mancanti su tutta la merce presentata ai consumatori. 1.200 euro, invece, la sanzione inflitta ad una pescheria per non aver informato, mediante cartellonistica, i consumatori sui rischi derivanti dal consumo di prodotti crudi potenzialmente contenenti parassiti patogeni.

A Bientina calamari, chele di granchio, verdesca, orate e filetti di platessa sono alcune delle specie sequestrate dalla Guardia Costiera (per un totale di 210 kg di merce) ad un grossista per non aver saputo dimostrare al personale ispettivo la provenienza del prodotto tenuto nelle celle congelatore. 1.500 euro la sanzione comminata all’operatrice controllata.

A Volterra infine è stato passato al setaccio il mercato rionale del sabato. Gli ispettori della Guardia Costiera hanno sanzionato tre ambulanti venditori di prodotti ittici. 11.000 euro il totale delle multe inflitte agli operatori. La sanzione più consistente, 8.000 euro, è stata applicata nei confronti di uno di essi, perché trovato privo della documentazione regolare riguardante una partita di tonno rosso posto in vendita. 3.000 euro si sono divisi gli altri due dettaglianti per la mancanza di etichettatura e di tracciabilità dei prodotti messi in vendita. Poco più di 5 kg il prodotto sequestrato nell’occasione dai militari.

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